HomeCronaca Spari in centro a Roma. Banditi in fuga ma il Rolex rubato è falso

Spari in centro a Roma. Banditi in fuga ma il Rolex rubato è falso

di Alessandro Filippelli06 Febbraio 2013
06 Febbraio 2013

Due colpi di pistola e tanta paura. E’ accaduto ieri pomeriggio in pieno centro a Roma, in via Passeggiata di Ripetta. Un imprenditore di 55 anni ha reagito ad un tentato scippo di un Rolex falso, sparando in aria per spaventare i due rapinatori. Erano da poco passate le 16, l’imprenditore era appena entrato nel portone del palazzo dove ha lo studio il suo commercialista, stava attraversando il cortile quando ad un certo punto si è visto sbucare da un angolo un uomo: «Me lo sono trovato davanti nell’androne del palazzo. Mi ha afferrato per la giacca e mi ha sbattuto contro il muro. Mi ha strappato l’orologio al polso ma era un’imitazione e non se n’è accorto». Il rapinatore, dopo essersi impossessato dell’orologio è fuggito via, ad aspettarlo fuori c’era un complice a bordo di uno scooter che indossava un casco integrale. E’ a questo punto che la vittima del furto, titolare di una ditta di smaltimento dei rifiuti, avrebbe notato una pistola e a quel punto ha estratto la sua calibro 9, regolarmente denunciata e ha sparato due colpi in aria: «Ho sparato perché mi è sembrato di vedere che anche il bandito fosse armato, ho creduto – ha spiegato ai carabinieri- che volesse usarla». Il conducente dello scooter, nonostante gli spari, non si è fermato e i due sono spariti.
Il panico. Inevitabile il panico della gente presente al momento della rapina: «Abbiamo sentito degli spari, ci siamo spaventati e siamo subito usciti in strada – ha raccontato un negoziante – abbiamo pensato che si trattasse del gesto di un folle». «Non abbiamo visto i rapinatori, abbiamo sentito gli spari – ha dichiarato un commerciante- la città diventa ogni giorno sempre meno sicura».
Intanto sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia Roma Centro, guidata dal Capitano Angelo Pintocco. Il magistrato dovrà decidere se denunciare l’imprenditore per il reato di esplosione d’arma da fuoco in centro abitato, o se riconoscere la legittima difesa.
Secondo gli inquirenti si tratta della classica rapina da banda del Rolex. Dall’inizio del 2013 i rapinatori del prezioso orologio hanno colpito già altre volte: ai Parioli, in via Pilsudski, è stato aggredito un dirigente della Regione Lazio, a Prati, in via Oslavia un’imprenditrice, in via della Giuliana un sarto rapinato davanti alla scuola dei figli e un altro imprenditore ai Parioli, in via Archimede.
Il fenomeno dei Rolex rubati. L’elenco dall’inizio del2012 a oggi è lunghissimo e i ladri agiscono sempre nei quartieri bene della città. Il fenomeno ha assunto una rilevanza particolare, spesso vengono messi a segno più colpi a distanza di poche ore nell’arco della stessa giornata. Ma dopo il furto cosa accade? Dietro la rapina dei Rolex si nasconde la malavita locale: i Rolex rubati sono rivenduti ai ricettatori che gestiscono un mercato parallelo di prodotti di marca. Il mercato dell’usato degli orologi di valore è più che florido. Si comprano in contanti e senza ricevuta. Un vantaggio sia per chi rivende la refurtiva, sia per chi acquista. I ricettatori piazzano gli orologi a prezzo ribassato e ci guadagnano. Gli orologi rubati a Roma rispuntano spesso a Milano ma anche fuori dall’Italia, ad esempio, a Parigi o Berlino. Ma rimangono sempre in Europa, mai fuori dal vecchio continente. Può anche accadere che qualche Rolex rubato possa anche finire sul banco di qualche orefice della stessa capitale.

Alessandro Filippelli

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