Sono tante le personalità internazionali citate nei “Paradise Papers”, i tredici milioni di documenti custoditi dalla Appleby, una società di investimenti con sede legale nelle isole Bermuda. Le prime rivelazioni non sembrano prefigurare alcun crimine, anche se i nomi presenti nelle carte fanno molto rumore.
L’inchiesta– Il materiale in possesso della società è stato consegnato al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung, che lo ha condiviso con l’ International consortium of investigative journalist. Il gruppo internazionale di giornalisti si era già occupato dei Panama Papers, la fuga di notizie che nell’aprile 2016 ha svelato le scatole finanziarie utilizzate per evadere il fisco. Nelle carte compaiono presenti i cantanti Bono e Madonna, il finanziere George Soros, il co-fondatore di Microsoft Paul Allen, il braccio destro del premier canadese Trudeau, e la regina Noor di Giordania.
Imbarazzo inglese- Ma è un altro nome regale a far discutere, quello di Elisabetta II d’Inghilterra. Dai Paradise Papers emerge che circa dieci milioni di sterline, appartenenti al fondo privato della sovrana, sono stati investiti in stock custoditi alle isole Caymann e Bermuda. Il tutto passava attraverso il ducato di Lancaster, che gestisce i 500 milioni di patrimonio personale di Elisabetta. Non è dato sapere se la reale fosse a conoscenza delle operazioni condotte dai suoi collaboratori, certo che da BuIlckingham Palace vogliono chiudere in fretta una vicenda che causa già non poco imbarazzo. «Tutti i nostri investimenti sono pienamente certificati e legittimi. La regina paga volontariamente le tasse su ogni introito che riceve dal Ducato» ha dichiarato un portavoce.
Seccatura per Trump– Le notizie di maggiore impatto politico però, coinvolge ancora una volta Stati Uniti e Russia. Il ministro del Commercio estero Usa, Wilburn Ross, avrebbe coltivato stretti rapporti commerciali con il genero di Putin, Kirill Shamalov, messo al bando dal governo americano dopo il Russia Gate. Ross, 79 anni, è un ex finanziere di Wall Street e fa parte del giro più ristretto di Trump. L’amicizia risale agli anni ’90, quando Wilburn ha aiutato il Tycoon a risollevarsi da una bancarotta. I file dicono che Ross abbia interessi nella Navigator Holdings, una compagnia che trasporta petrolio prodotto dalla Sibur. Tra gli azionisti Sibur ci sono, oltre a Shamalov, anche Leonid Mikhelson e Gennady Timchenko, amici del presidente russo Putin.