La conclusione del XIX Congresso del Partito comunista cinese segna l’ingresso di Xi Jinping tra i grandi leader della Repubblica Popolar. Nella seduta conclusiva del Congresso, 2300 delegati del Pcc hanno deciso di includere il “pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era” nella Costituzione del partito, elevando così la figura dell’attuale presidente al livello degli storici predecessori Mao Zedong e Deng Xiaoping.
L’emendamento, che aggiunge il pensiero e il nome di Xi Jinping nella Costituzione, è stato approvato all’unanimità. Inoltre, il Congresso ha deciso di inserirlo con una mozione: “Questo pensiero deve essere rispettato e sviluppato su una base di lungo termine, perché è un’importante componente della teoria del socialismo e una guida all’azione per tutti i nostri membri e per tutti i cinesi in un momento nel quale tentiamo di ottenere un rinnovamento nazionale”.
Questo privilegio non era stato concesso ai due precedenti leader Jiang Zemin e Hu Jintao, i quali avevano visto inserire i loro pensieri nella Costituzione, ma non i loro nomi. Differenze che evidenziano la maggiore influenza politica di Xi Jinping.
Si tratta, dunque, di un atto simbolico molto importante che dà ancora più potere e prestigio al leader del partito nonché presidente del Paese. Significa che ora qualsiasi attacco a Xi Jinping sarà considerato un attacco all’intero partito. Sul Financial Times l’ex primo ministro australiano Kevin Rudd ha previsto che alla fine Xi Jinping governerà anche oltre la scadenza del suo mandato, almeno per i prossimi 15 anni.
Nello specifico, il pensiero di Xi Jinping è composto da 14 principi. Tra questi, l’impegno a creare “una coesistenza armoniosa tra uomo e natura” dato che la Cina, ultimamente, si sta impegnando nella lotta al cambiamento climatico. Si parla poi anche dell’“autorità assoluta del Partito sull’esercito”, poiché Xi Jinping ha tagliato moltissimo le spese militari e ha apportato grossi cambiamenti ai vertici dell’esercito. Infine è inserito anche il principio “Un paese, due sistemi”, che regola i rapporti tra la Cina continentale e Hong Kong.
Xi Jinping, chiudendo il Congresso, ha sottolineato che le decisioni prese in questi giorni seguono “una missione storica per il Partito comunista della Cina in una nuova era” e provano a completare il raggiungimento di una società e di un Paese modernizzati. I cambiamenti sono “una guida all’azione” ha spiegato Xi sottolineando il fatto che il Congresso ha approvato il nuovo Comitato centrale del partito. “Il popolo e la nazione cinesi hanno un luminoso futuro davanti. In questo grande momento ci sentiamo orgogliosi e, allo stesso tempo, avvertiamo un forte senso di responsabilità” ha concluso Xi Jinping promettendo che “questa nuova era sarà piena di fiducia”.