Un giro di tangenti ed escort in cambio di appalti. E’ lo spaccato d’illegalità diffusa emerso dalle indagini dei carabinieri di Brindisi, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari nei confronti di 12 persone, tra cui due sindaci, per reati contro la pubblica amministrazione.
Le indagini sono iniziate nel 2014 da alcuni accertamenti avviati dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni su sospette irregolarità nell’assegnazione di appalti per la gestione dei rifiuti, ed è stata coordinata dal sostituto procuratore brindisino Milto De Nozza. L’ipotesi di lavoro degli inquirenti è che gli amministratori, in accordo tra di loro, avrebbero alterato le gare di appalto per favorire una società di raccolta dei rifiuti di Carovigno, in cambio di cospicue mazzette ed escort ingaggiate per le serate dei componenti della cricca. I fatti sarebbero stati commessi, secondo quanto accertato dai carabinieri, fino al novembre del 2015.
L’arresto è scattato nei confronti di Nicola Serinelli e Maurizio Nicolardi, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Torchiarolo, Vitantonio Caliandro, sindaco di Villa Castelli, il vicesindaco di Poggiorsini Giovanbattista Selvaggi, il direttore generale dell’azienda dei servizi ecologici Ase di Manfredonia Giuseppe Velluzzi, e vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio. L’organizzazione era diffusa in diversi comuni delle province di Brindisi e Bari e a Potenza.
Oltre ai reati immediatamente riconducibili all’alterazione delle gare pubbliche, la Procura di Brindisi ha contestato agli indagati anche un’altra serie di reati tra cui finanziamento illecito dei partiti, truffa aggravata per il conseguimento di contributi pubblici, falso e favoreggiamento della prostituzione.
