Don Maurizio Pallù, il sacerdote italiano rapito in Nigeria, è stato liberato. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri Angelino Alfano a Radio Capital. L’unità di crisi della Farnesina ha infatti diffuso questa notte il comunicato. La notizia, che giunge proprio nel giorno del suo 63esimo compleanno, è stata confermata anche da fonti del Vicariato di Roma. Il missionario dovrebbe tornare presto in Italia.
Il parroco – originario di Firenze, ma appartenente alla diocesi di Roma – era stato rapito lo scorso 12 ottobre mentre si stava recando da Calabar a Benin City, nel sud della Nigeria. Secondo alcune testimonianze, l’auto su cui viaggiava era stata bloccata da un gruppo di uomini armati, che lo aveva portato via. Tuttavia, già domenica scorsa, don Maurizio aveva rassicurato i suoi cari, telefonando e dicendo loro che stava bene. La madre del religioso lo aveva riferito durante una veglia di preghiera nella parrocchia di Santa Lucia La Sala a nord di Firenze.
Va notato che per il missionario è il secondo rapimento in un anno: «Questa è stata più difficile della prima volta, ma ho visto i miracoli che il Signore ha fatto», ha raccontato ai microfoni di Radio Vaticana. Il 73enne sembra consapevole dei rischi di chi opera in quelle zone, ma non vuole arrendersi: “Mi hanno detto di rientrare in Italia, ma io vorrei restare qui perché il demonio lo si sconfigge stando qui”.
“La liberazione di Don Maurizio Pallù è una bellissima notizia, è una fortuna che la vicenda si sia risolta rapidamente”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, questa mattina a LadyRadio. “Non lo conosco direttamente, ma tutti coloro che lo conoscono e con cui ho parlato mi hanno raccontato che è una persona straordinaria: speriamo di poterlo riabbracciare presto a Firenze”, ha infine aggiunto il sindaco.