L’Austria vira a destra. Le elezioni di ieri hanno visto trionfare il partito dei popolari Övp guidato da Sebastian Kurz. La conferma definitiva è attesa per oggi in giornata ma le proiezioni parlano chiaro: Kurz ha avuto il 31,4% dei voti. Lo segue il cancelliere uscente, Christian Kern, che con il 26,9% dei voti supera per un soffio la destra nazionalista, islamofoba ed euroscettica di Heinz-Christian Strache, al 26% dei consensi.
Trentuno anni, sguardo di ghiaccio, conosciuto per la sua pettinatura alla Jay Gatsby e per le sue camice immacolate portate rigorosamente senza cravatta. Sebastian Kurz si appresta a diventare il più giovane leader d’Europa in un paese che secondo il World Happiness report, si colloca tra i più ricchi e felici d’Europa con un’economia che cresce quasi il doppio rispetto a quella italiana. La sua scalata fino alle elezioni politiche è stata tanto rapida quanto efficace. A 24 anni era già sottosegretario all’Integrazione, deputato a 26, mentre un anno dopo ricopriva la carica di Ministro degli Esteri, destreggiandosi tra i discorsi all’Onu sulla minaccia dell’Islam radicale e i dibattiti con Kissinger. Secondo alcuni il segreto del suo successo sarebbe nella capacità ammaliare letteralmente i telespettatori durante i talk show. Determinato a proteggere i confini dell’Austria dall’arrivo dei migranti e a respingere quelli irregolari, il neo cancelliere chiederà alla Ue più sussidiarietà e autonomia per gli Stati dal governo centrale di Bruxelles.
Si apriranno martedì nel frattempo, le consultazioni con il Presidente della Repubblica Alexander van der Bellen per formare un nuovo governo. Per ora si delinea l’ipotesi di un’ alleanza con l’ultradestra di Strache che potrebbe diventare vice cancelliere mentre Norbert Hofer, in lizza alle presidenziali dello scorso anno contro van der Bellen, potrebbe conquistare il ministero degli Esteri o addirittura la presidenza del Parlamento.