Mega risarcimento richiesto a Banca Etruria. Gli ex sindaci e consiglieri della banca sono stati citati di fronte al tribunale civile di Roma per danni causati dalla loro gestione. Approvata da Bankitalia, la somma richiesta loro supera i 400 milioni. Le persone coinvolte sono trentasette e hanno tutte partecipato al governo della banca dal 2010 fino alla crisi. Tra loro vari nomi importanti: uno su tutti, l’ex vicepresidente Pierluigi Boschi, padre della sottosegretaria Maria Elena. Coinvolti anche Alfredo Berni, ex-vice, Luca Bronchi, direttore generale che aveva ricevuto una liquidazione da 1,2 milioni di euro, e i due ex-presidenti Lorenzo Rosi e Giuseppe Fornasari. Dovranno rispondere economicamente del “ristoro dei danni arrecati alla Etruria nonché ai creditori sociali”. Ognuno di loro sarà inoltre obbligato a presentare una memoria difensiva. Il risarcimento sarà inoltre esteso anche alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers e a quattro eredi di manager accusati ma deceduti.
La citazione è arrivata al tribunale civile lunedì ed è l’ultima delle azioni di responsabilità ad essere presentata tra le quattro banche condannate nel novembre 2015. La causa risiede probabilmente nel fatto che Etruria fu l’ultima ad essere commissariata nel febbraio dello stesso anno. Il Comune di Casiglion Fiorentino (Arezzo) si costituirà parte civile, per una decisione presa con delibera di giunta. L’azione è stata sottoscritta anche da Ubi Banca che si era impegnata ad aderire alla causa civile lo scorso maggio, come clausola del contratto di acquisto della nuova Banca Etruria. La società, dopo il cambio di nome in Banca Tirrenica, scomparirà definitivamente alla fine di novembre per assorbimento in Ubi.
