Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa si è rivolto in una lettera al ministro dell’Interno Marco Minniti chiedendo chiarimenti sulle operazioni che l’Italia ha messo in campo nelle acque territoriali libiche.
A quasi tre mesi dall’approvazione del codice di condotta per le Ong, che effettuano operazioni di salvataggio di migranti nel Mediterraneo, fortemente voluto dal ministero dell’Interno, il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils Muiznieks, chiede garanzie sul rispetto della Convenzione europea dei diritti umani.
Il punto, secondo il Commissario, riguarda l’aiuto offerto ai migranti nelle acque libiche e il rischio che l’Italia metta a repentaglio i loro diritti collaborando con le autorità della Libia, dove questi diritti spesso non vengono rispettati.
Pur esprimendo apprezzamento per gli sforzi compiuti dall’Italia nel salvare vite e accogliere i migranti sbarcati nelle sue coste, Muiznieks sottolinea che “uno Stato, anche quando incontra difficoltà nell’affrontare il flusso dei migranti, ha comunque il dovere di proteggere e salvaguardare i loro diritti umani”. Avanzano, quindi, dubbi sul rispetto dei diritti umani dei migranti, anche “alla luce dei report delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni non governative in Libia. Lasciandoli in mano alle autorità libiche o ad altri gruppi del paese – si legge nella lettera – si espongono i migranti al rischio reale di torture o di trattamenti umilianti oltre che a punizioni”.
Muiznieks ricorda, infine, che la Corte di Strasburgo ha stabilito che gli Stati membri del Consiglio d’Europa rispondono delle loro azioni come se agissero nel proprio Paese, quando hanno un controllo effettivo o esercitano l’autorità su un individuo sul territorio di un altro Stato. Secondo il commissario “questo sarebbe vero per le navi italiane che intercettano e salvano migranti nelle acque libiche”.
Intanto Minniti, che non ha ancora risposto formalmente a Muiznieks, ha incontrato al Viminale il sindaco di Lampedusa Totò Martello, per parlare di un alleggerimento della presenza di migranti e di un rafforzamento dei controlli, sia in mare che sul territorio, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Il ministro ha inoltre rassicurato il primo cittadino sui flussi dalla Tunisia, sottolineando che “la forte cooperazione bilaterale” tra i due paesi, “in questi giorni si sta ulteriormente rafforzando, anche alla luce della riunione del comitato tecnico italo-tunisino in programma domani”.