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HomeCultura “Nasci, cresci e posta”, come proteggere i bambini nell’era dei social network

Un libro prova a spiegare
come proteggere i bambini
nell'era dei social network

L'autore Simone Cosimi a Lumsanews

"Genitori devono conoscere lo strumento"

di Carmelo Leo10 Ottobre 2017
10 Ottobre 2017

credit: Nicola Gronchi

Nascere nell’era dei social network e imparare a usarli fin da piccolissimi. È questa ormai la realtà quotidiana di milioni di bambini che, anche prima dei 13 anni, hanno accesso ad un mondo virtuale infinito. Ma che nasconde insidie a ogni angolo. Davanti a contenuti non adatti, a episodi di cyberbullismo, spesso i bambini sono da soli. “Nasci, cresci e posta”, il nuovo libro del giornalista Simone Cosimi, scritto con lo psicanalista e psicoterapeuta Alberto Rossetti, nasce con l’obiettivo di esplorare questo mondo. Fornendo strumenti e idee, a cavallo tra giornalismo e psicologia, per proteggere gli utenti più giovani.

Nel giugno scorso il Garante della privacy Antonello Soro ha lanciato l’allarme: nel 2016 la pedopornografia online è cresciuta quasi del doppio rispetto all’anno precedente. Due milioni di immagini censite, molte delle quali prese proprio da piattaforme come Facebook. Dati che fanno riflettere su quanta attenzione sia necessaria nell’utilizzo di questi strumenti, ma anche sulla poca consapevolezza dei pericoli che vi si celano dietro, soprattutto per i bambini. «Con i social – spiega Simone Cosimi a Lumsanews – si è modificato il processo di costruzione dell’identità che inizia fin da bambini. Al posto dello specchio c’è la propria proiezione su una bacheca che ci dà l’illusione di poterci guardare dall’esterno». Per questo motivo il volume si sviluppa come una guida che ancora mancava, su un tema così attuale come quello del rapporto tra bambini e la Rete.

Il libro offre una panoramica non soltanto sui principali social e sulle loro policy riguardo ai minori, ma anche sui regolamenti vigenti in Italia a proposito di protezione dei dati personali. Informazioni utili per i giovani ma soprattutto per i genitori, che in quest’epoca devono affrontare una delicata sfida educativa. «Oltre ai consigli tecnici – continua Cosimi – diamo suggerimenti anche di ordine psicologico: non puoi consentire che tuo figlio utilizzi una piattaforma se prima non ti sporchi le mani e non capisci come funziona lo strumento».

Tutti i social, da Facebook a Youtube, passando per piattaforme talvolta sconosciute anche agli adulti come Musical.ly, sono facilmente accessibili a persone di qualsiasi età. Ma utilizzarle non significa sempre saperle comprendere. Per questo motivo il libro contiene anche un glossario con i termini più importanti da conoscere. «Nessuno demonizza i social – conclude Cosimi – ma è importante capire che non è obbligatorio starci per un ragazzino di nove anni. A quell’età si gioca: ma se non regolate a dovere, anche dai genitori, quelle piattaforme non sono gli ambienti ideali per farlo».

credits foto in evidenza: Nicola Gronchi

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