Potrebbe esserci la svolta sul tema Ius Soli. A svelare i presunti retroscena è La Stampa, che in un articolo di stamattina spiega le possibili mosse del Partito Democratico per portare a casa la votazione in Senato.
Per raggiungere l’obiettivo, potrebbe far da stampella proprio quella parte della maggioranza che recentemente aveva affossato il provvedimento: Area Popolare. Dieci giorni fa il leader e Ministro degli Esteri Angelino Alfano ne aveva decretato la bocciatura: “Una cosa giusta fatta al momento sbagliato può diventare una cosa sbagliata”, aggiungendo che una votazione affrettata dello Ius Soli sarebbe stato un assist alla Lega di Salvini alle prossime elezioni.
La carta che probabilmente giocheranno i democratici sarà coinvolgere gli alfaniani, chiedendo che escano dall’aula nel momento in cui si voterà il provvedimento. Così facendo si abbasserebbe la soglia dei numeri per ottenere la maggioranza. E in quel caso potrebbero contare sui voti di Sinistra Italiana e di qualche senatore di Area Popolare che, dopo l’endorsement di Papa Francesco sul tema, potrebbero essere convinti a dare il loro voto a titolo personale.
Intanto proseguono le proteste e le iniziative. Graziano Delrio, che ha aderito allo sciopero della fame insieme ad altri 70 parlamentari contro l’immobilismo del governo sul tema, ha dichiarato: “Non dobbiamo avere paura dei bambini. Bisogna aiutare l’integrazione. Questo è un voto di coscienza individuale dei parlamentari. Non so se ci sarà la maggioranza o meno. Se non ce la facciamo, amen. Ma mi interessa fare un dibattito ragionato, tranquillo. Dimostriamo di essere un grande Paese”.
L’associazione Italiani senza Cittadinanza ha organizzato mobilitazioni in tutta Italia per la giornata del 13 ottobre. La richiesta è chiara: si voti presto lo Ius Soli temperato e lo Ius Culturae.