«Tonino Di Pietro è un amico ma nulla di più». Beppe Grillo utilizza nuovamente Internet, uno dei suoi media preferiti, per affermare che non vuole avere nulla a che fare né con il leader Idv né con i vecchi partiti. Dal suo blog il capo politico del Movimento 5 Stelle puntualizza: «Vogliamo la fine dei partiti basati sulla delega in bianco». Poi contro i giornalisti tv: «Lerner, Fazio, Formigli pretoriani del sistema, trasformano zucche vuote in statisti». Arriva così un “editto” via web in cui il leader di M5S elenca un nuovo decalogo. Lo chiama la “guida for dummies”, creata ad uso e consumo di quanti «hanno dubbi interpretativi, dietrologie, necessità di chiarimenti». Perché «non tutti capiscono, non tutti vogliono capire, i più disinformano a pagamento sui giornali e nei salotti televisivi controllati dai partiti». La guida serve anche a chiarire, definitivamente, la questione dei talk show, quella che impazza dopo la partecipazione televisiva del consigliere del comune di Bologna, Federica Salsi.
Poi, alla voce “T come Televisione“, Grillo specifica che «non sono vietate interviste di eletti del M5S trasmesse in televisione per spiegare le attività di cui sono direttamente responsabili», ma allo stesso tempo «è fortemente sconsigliata (in futuro sarà vietata) la partecipazione ai talk show condotti abitualmente da giornalisti graditi o nominati dai partiti, come è il caso delle reti Rai, delle reti Mediaset e de La7». Un riferimento che punta dritto alla scorsa puntata di Ballarò, al centro delle polemiche dopo la partecipazione della Salsi. Il leader M5S ha paragonato la tv al “punto G” e lei ha replicato accusandolo di essere figlio della cultura berlusconiana. Attacchi e polemiche al vetriolo culminati nell’isolamento della Salsi in Consiglio comunale a cui la consigliera ha reagito paragonando il Movimento a Scientology.
Claudia Nardi