Il premio Nobel per la fisica è stato assegnato Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne, i tre scienziati di LIGO, l’interferometro che ha registrato le onde gravitazionali. L’Italia partecipa alle collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la cui sede di Roma ha accolto la notizia con un applauso e un brindisi.
Le onde gravitazionali sono considerate ‘increspature’ nel tessuto dello spaziotempo, una sorta di trama in cui quando un corpo subisce un’accelerazione lascia un segno (le onde gravitazionali appunto) che si propaga, un po’ come avviene quando gettiamo un sasso in uno specchio d’acqua che forma delle piccole onde.
L’esistenza delle onde gravitazionali, prevista nel 1916 da Albert Einstein come conseguenza della sua teoria della relatività generale, è stata confermata sperimentalmente nel settembre 2015. Nel febbraio 2016, la collaborazione LIGO/VIRGO, aveva misurato le onde gravitazionali causate dalla collisione di due buchi neri.
Il premio di quest’anno ammonta a 9 milioni di corone svedesi, pari a circa 940mila euro, da dividersi fra tutti i vincitori (al massimo tre per ogni premio). “Si è trattato di una scoperta che ha shockato il mondo” è stato l’esordio del comunicato letto all’Accademia Reale delle Scienze. “Si tratta di qualcosa di completamente nuovo, che spalanca mondo sconosciuti davanti ai nostri occhi. Una messe di ulteriori scoperte attende chi riuscirà a catturare altre onde e interpretare il loro messaggio”.