NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEsteri Immigrati, Haftar in Italia: “Noi vi aiutiamo, ma dateci gli elicotteri”

Immigrati, Haftar in Italia
"Vogliamo aiutarvi
ma dateci gli elicotteri"

Il generale libico parla al Corriere

Incontri positivi con Minniti e Pinotti

di Antonio Scali29 Settembre 2017
29 Settembre 2017

epa04215993 A picture made available 20 May 2014 shows retired Libyan General Khalifa Haftar during a press conference in Abyar, a small town to the east of Benghazi, Libya, 17 May 2014. Gunmen aligned with a rogue Libyan Army colonel attacked parliament 18 May 2014 in Tripoli, official media reported, amid confusion over the legislature's fate. The gunmen are loyal to retired colonel Khalifa Haftar, who has led a campaign against Islamist militias on the outskirts of the eastern city of Benghazi, which has left 70 dead since 16 May. EPA/MOHAMMED ELSHAIKY

Per la prima volta nella storia, il generale libico Khalifa Haftar è stato in visita in Italia. Un’opportunità, ha spiegato l’uomo forte della Cirenaica in un’intervista al Corriere della Sera, per “appianare le tante incomprensioni reciproche”. Per Haftar il suo viaggio a Roma è da ritenersi “un successo. Sono molto contento di aver parlato a lungo con il ministro della Difesa Pinotti e quello dell’Interno Minniti. Ci siamo parlati con attenzione e ci siamo capiti. Ne avevamo bisogno”.

Tra i temi di questi incontri istituzionali, la lotta comune al terrorismo e la necessità di fermare l’immigrazione clandestina. In particolare su quest’ultimo aspetto Haftar ha raccontato di aver elaborato un piano, considerando che il suo Paese rappresenta un corridoio per i migranti che vengono in Europa: “Per il controllo delle frontiere sud – spiega il generale – le mie forze possono fornire manodopera, ma voi europei dovete inviare aiuti: droni, elicotteri, veicoli”.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig