Maltrattamenti nei confronti di anziani pazienti. Questo il capo d’accusa notificato questa mattina dalla Questura di Forlì a una sacerdote 60enne e alla sua collaboratrice, che gestivano una casa di riposo a Predappio, nel forlivese. I due sono stati immediatamente sospesi, e l’edificio è stato posto sotto sequestro. Nella struttura assistenziale, che è di proprietà della Fondazione San Camillo, sono ospitate circa una trentina di persone tra anziani e disabili con malattie psichiche, tutti al di sopra dei 70 anni. Secondo le prime indiscrezioni, i pazienti sarebbero stati legati, senza autorizzazione medica, a letti, mobili e divani. Le ragioni sarebbero legate a una carenza di personale specializzato.
L’inchiesta– L’indagine è partita circa un anno fa in seguito a una segnalazione di un dipendente. Gli inquirenti hanno installato delle telecamere nelle varie stanze, accertando così gli abusi. Questa mattina, intorno alle 6.30, quando sono entrati in azione, gli agenti hanno trovato uno dei pazienti legato. Sono state sequestrate le cartelle cliniche per verificare eventuali falsificazioni, e gli operatori socio-sanitari stanno appurando possibili violazioni igieniche.