Cade un tabù storico in Arabia Saudita: le donne potranno finalmente guidare. Re Salman, il sovrano dell’Arabia, ha emanato un decreto che permetterà alle donne di sedere al volante, abolendo un divieto simbolo della repressione a cui sono soggette in un paese dove vige la legge islamica della sharia.
L’annuncio della decisione rivoluzionaria è arrivato dai media di Stato di Riad, in contemporanea con un evento a Washington. “E’ il momento giusto per questo cambiamento, perché in Arabia abbiamo una società giovane e dinamica” ha commentato l’ambasciatore di Riad negli Stati Uniti. Il paese saudita era l’unico al mondo che non permetteva alle donne di guidare. Infatti, pur non essendo vietato da alcuna legge del paese, i teologi wahabiti si erano espressi contro il via libera alle donne alla guida, etichettandolo come inappropriato o pericoloso per la stabilità del Regno, e questa era diventata la politica ufficiale del governo.
Negli anni si sono succedute diverse manifestazioni, con gruppi di attiviste che avevano richiesto a lungo l’abolizione del divieto ed erano state arrestate per aver guidato. Il decreto prevede che venga istituito un panel ministeriale per dare attuazione alla decisione. Le prime patenti, secondo il programma, saranno rilasciate dal giugno 2018. Il provvedimento si inserisce in un quadro di apertura graduale verso politiche progressiste da parte del 32enne re Salman, che ha cominciato a lavorare ad un ambizioso piano di riforme economiche e sociali.