Sottraevano farmaci dai reparti o dalla farmacia dell’ospedale e li somministravano a pagamento ai pazienti dimessi, direttamente a casa di questi ultimi. Sono state arrestate con questa accusa due infermiere dell’ospedale di Vittoria, in provincia di Ragusa. Indagate per peculato ed esercizio abusivo della professione, sono state poste ai domiciliari dal Gip.
Secondo la ricostruzione della squadra mobile, le due avrebbero lavorato in privato in case di cura e fornito assistenza domiciliare ad alcuni pazienti dimessi dall’ospedale, offrendo loro un servizio retribuito in nero. Avevano redatto un vero e proprio tariffario, che andava dai 3 euro per un’ iniezione intramuscolare ai 15 euro per una flebo. I pazienti non dovevano neanche procurarsi strumenti e medicine, forniti direttamente dalle infermiere. Le due donne sono state anche accusate di avere svolto arbitrariamente la professione di medico: avrebbero effettuato terapie senza alcuna disposizione di un professionista, ma basandosi solo sull’esperienza maturata come infermiere.
Come deposito per i farmaci sottratti all’ospedale sarebbe stata usata anche un’agenzia di pompe funebri, nella quale nel marzo scorso gli inquirenti hanno sequestrato un ingente quantitativo di medicinali. Riconducendo il tutto alle due infermiere.