Il cinema come ricerca e sperimentazione. Torna il Milano Film Festival, la rassegna dedicata al cinema indipendente che andrà in scena nel capoluogo lombardo dal 28 settembre all’8 ottobre.
Undici giorni di anteprime, VR (virtual reality), ma anche di musica, mostre e ospiti internazionali. La ventiduesima edizione – divisa in diversi spazi della città tra cui il BASE, il Mudec e il Cinema Ducale – avrà, tra le novità, due giurati d’eccezione: Abel Ferrara e Rinaldo Censi. Il primo, regista newyorkese autore de L’angelo della vendetta e di Pasolini, presenterà al Milano Film Festival il lungometraggio Piazza Vittorio: un racconto senza filtri del quartiere Esquilino di Roma. Il secondo, Censi, è un critico cinematografico e curatore della retrospettiva dedicata a Jacques Tourneur all’ultimo Festival del cinema di Locarno.
Otto sono i lungometraggi in gara per la prima volta proiettati in Italia. Tra questi storie di formazione drammatiche (Gabriel e a montanha), vicende adolescenziali con lieto fine (England is mine) e racconti di un’amicizia forte (As duas Irenes). Ma anche documentari su questioni attuali come Meteors (sulla situazione politica del Kurdistan) e Ouroboros, sulla striscia di Gaza. Sempre in tema di politica, ma stavolta in chiave fiction, si aggiunge alla lista il film sulla dittatura cilena, Los perros. Per quanto riguarda l’animazione, da citare Have a nice day e Person to person.
Tantissimi i cortometraggi e gli eventi speciali in programma, ma tra gli appuntamenti da non perdere c’è anche il progetto NOI. Milano 1968-1977: partendo dai filmati di Ranuccio Sodi, il pubblico verrà accompagnato nella Milano (e Bologna) della militanza a cavallo tra gli anni ’67 e ‘77. Degni di nota sono, infine, Cassette – A documentary mixtape sull’intramontabile audiocassetta e il primo tributo nazionale al mixtape: per l’occasione ogni visitatore potrà portare la cassetta del cuore che verrà fatta risuonare nel corso della serata (giovedì 5 ottobre, alle 22.30).