Sette docenti universitari di prestigiosi atenei italiani sono stati arrestati e messi ai domiciliari. L’accusa è quella di spartizione di cattedre e concorsi truccati. L’inchiesta è stata condotta dalla Procura di Firenze e svolta dalla Guardia di Finanza, che questa mattina ha eseguito le custodie cautelari. 52 in tutto gli indagati e interdetti allo svolgimento di funzioni accademiche per 12 mesi, che si sommano ai sette arresti.
L’operazione è stata denominata “Chiamata alle armi”, ed è nata dopo il tentativo di alcuni docenti di indurre un ricercatore universitario a ritirare la propria domanda dal concorso per l’Abilitazione Scientifica Nazionale all’insegnamento in Diritto tributario. Sarebbe quindi stato favorito un soggetto terzo, in possesso di un curriculum notevolmente inferiore a quello del candidato estromesso. Da questa vicenda è stato possibile ricostruire, per gli inquirenti, una rete di corruzione tra vari professori di diritto tributario volta alla spartizione di cattedre secondo reciproci scambi di favori, personali o associativi. Fra gli indagati anche l’ex ministro Augusto Fantozzi.
Sono state inoltre effettuate 150 perquisizioni domiciliari presso uffici, abitazioni e studi professionali su tutto il territorio nazionale. Le misure sono state disposte dal Gip del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, su richiesta della locale Procura della Repubblica.