Arrivano nuovi risultati dall’autopsia svolta tre giorni fa dal dottor Roberto Vaglio, della procura, e dal medico legale barese Francesco Introna, sul corpo di Noemi Durini, la sedicenne uccisa a Specchia (Lecce) dal suo fidanzato. Prima di essere uccisa, Noemi è stata picchiata, probabilmente a mani nude, e poi accoltellata in due punti: la testa e il collo. Secondo i medici, infatti, il corpo della sedicenne mostrava “lesioni contusive multiple da picchiamento al capo e agli arti e lesioni da arma bianca al capo e collo”.
Quest’ultima svolta era sembrata possibile già ieri, quando nel cuoio capelluto della ragazza era stata trovata la punta del coltello utilizzato per ferirla. Esclusa invece l’ipotesi che la vedeva vittima di pietrate. L’assassino reo confesso, il fidanzato minorenne, è detenuto in Sardegna con l’accusa di omicidio premeditato.