Parigi 2024 e Los Angeles 2028. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi moderne è stata decisa una doppia assegnazione per i Giochi estivi. E’ successo a Lima, dove con 85 voti a favore su 94 è stata ratificata la decisione del Comitato Olimpico Internazionale presa già lo scorso luglio.
Nonostante le incertezze causate dai forfait di Roma, Amburgo e Budapest, Il presidente del Cio Thomas Bach è riuscito nel suo intento di concludere una doppia assegnazione per lo stesso decennio. E il successo è stato raggiunto quando Los Angeles ha confermato di voler ospitare i Giochi nel 2028 anziché nel 2024.
“E’ una vittoria di squadra – ha detto emozionata il sindaco di Parigi Anne Hidalgo a margine della comunicazione. “Ci meritiamo questo momento” ha aggiunto con soddisfazione il vicepresidente del comitato organizzatore di Parigi Tony Estanguet. Una vittoria che la capitale francese inseguiva da tempo. La prossima edizione dei Giochi sarà infatti non solo la terza, ma cadrà nel centesimo anniversario della prima apparizione dei cinque cerchi nella Ville Lumière.
Terzo traguardo anche per la città americana, dopo le investiture del 1932 e del 1984, resa celebre dal boicottaggio dell’Unione Sovietica in risposta al forfait di massa degli statunitensi a Mosca 1980.
La capitale francese ha ottenuto la nomina proponendo un budget di circa 6,6 miliardi di euro, relativamente basso se andiamo a vedere quanto speso da Londra ( circa il doppio) . Il Cio contribuirà versando 1,7 miliardi di dollari a ciascuna città, con un bonus di 500 milioni per il capoluogo californiano. La nomina delle due città dovrebbe garantire al Comitato Olimpico dieci anni di maggiori stabilità e sicurezze.
La decisione segna un cambio di passo anche nella politica del Comitato olimpico: non più l’idea di una competizione fra le città, ma un incentivo per i candidati a farsi carico di un onere crescente sul piano economico, con probabilità di superare le previsioni di budget prossime alla certezza.
Parigi e Los Angeles ora sottoscriveranno l’accordo a tre con il Comitato Olimpico Internazionale e l’Associazione dei Comitati Olimpici.
Presente alla votazione anche il Presidente del Coni, l’italiano Malagò, che ha voluto ricordare che si è arrivati a questa scelta anche a causa della rinuncia di ospitare i giochi della giunta che guida la Capitale d’Italia.