Il fidanzato diciassettenne ha confessato di aver ucciso Noemi Durini, la sedicenne scomparsa da Specchia, in provincia di Lecce, il 3 settembre scorso. Il giovane avrebbe indicato agli inquirenti il luogo dove si troverebbe il cadavere della ragazza, trovato a Castignano del Capo, a una ventina di km da Specchia. Più precisamente in località San Giuseppe, in una campagna di fianco alla strada provinciale per Santa Maria di Leuca, nascosto in parte sotto alcuni massi.
La ricostruzione– Noemi si era allontanata di casa otto giorni, sprovvista del portafogli, del telefono e dei vestiti. Non era la prima volta, dato il rapporto conflittuale con la madre, mai per più di due giorni però. I due fidanzati si trovavano sull’auto del ragazzo, una Fiat 500, poco prima che Noemi scomparisse. La certezza arriva dalle riprese di una telecamera di sicurezza di un’abitazione vicina.
Facebook– Il post comparso in questi giorni sulla bacheca Facebook della ragazza, che ritraeva una donna tumefatta alla quale la mano di un giovane imbavaglia la bocca, sarebbe legato alla personalità violenta del fidanzato. Più volte denunciato al tribunale dei Minori dalla madre della giovane, il ragazzo aveva un rapporto conflittuale con la famiglia di Noemi. «Non è amore se ti fa male. Non è amore se ti controlla. Non è amore se ti fa paura di essere ciò che sei. Non è amore, se ti picchia. Non è amore se ti umilia (…) E tu meriti l’amore. Molto amore» recita il post. Il 17enne nei giorni scorsi è stato ripreso da un automobilista mentre distruggeva con una sedia i vetri dell’auto di un uomo con cui aveva appena litigato in un bar di Alessano, dove abita.
Genitori in ospedale– Un malore avrebbe colpito i genitori della giovane, dopo aver saputo, presso la Prefettura di Lecce, la notizia della morte della figlia. In prefettura, dove alle 13.30 era fissata una conferenza stampa che prevedeva la loro presenza, poi annullata, è arrivata un’ambulanza.
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