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Pyongyang non ci sta
“Sanzioni Onu provocazione”

Dalla bomba al Bitcoin
Pyongyang non ci sta
"Sanzioni Onu provocazione"

Incursioni hacker verso il Sud

Obiettivo accumulare criptovalute

di Valerio Cassetta13 Settembre 2017
13 Settembre 2017

FILE - This undated file photo distributed on Sunday, Sept. 3, 2017, by the North Korean government, shows North Korean leader Kim Jong Un at an undisclosed location in North Korea. If the U.S. attacks North Korea, the world could see another nuclear war. Yet negotiations wont work - leader Kim wont live up to his promises even if he were to make any. And China - if only it would help more! Those are the sentiments that have produced a collective shrug from many as they watch the North make rapid strides toward developing nuclear missiles capable of striking anywhere in the United States. Independent journalists were not given access to cover the event depicted in this image distributed by the North Korean government. The content of this image is as provided and cannot be independently verified. (Korean Central News Agency/Korea News Service via AP, File) [CopyrightNotice: KCNA via KNS]

“Il prodotto di una scellerata provocazione”. Così la Corea del Nord ha definito le sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Bandite le esportazioni tessili di Pyongyang e vietate le esportazioni verso il Paese di petrolio e gas naturale, fatta eccezione per il necessario sostentamento della popolazione. Questo è il contenuto della risoluzione, adottata all’unanimità lunedì, che il ministero degli Esteri di Kim Jong-Un ritiene “fabbricata” dagli Usa e finalizzata a colpire il suo “legittimo diritto all’autodifesa”. Per aggirare le restrizioni commerciali, però, la Corea del Nord potrebbe utilizzare un’arma inaspettata.

Niente a che vedere con missili o esplosioni, ma principi di cyber-finanza. L’intenzione di Pyongyang, infatti, sarebbe accumulare bitcoin e altre criptovalute. Monete elettroniche, insomma, il cui valore è in aumento e, secondo FireEye, società che si occupa della sicurezza informatica, gli hacker del regime avrebbero intensificando gli attacchi ai mercati di criptovalute sudcoreani. Non va dimenticato che i bitcoin possono essere convertiti dagli hacker in dollari o altre valute attraverso lo scambio con criptovalute più difficili da tracciare, come il Monero, poi commerciate con moneta a corso legale.

Intanto, non si abbassa la tensione con Seul. L’Aeronautica della Corea del Sud ha portato a termine “con successo” una serie di esercitazioni, utilizzando per la prima volta i missili avanzati Taurus. Una risposta al più potente test nucleare mai fatto dalla Corea del Nord all’inizio di settembre che è stata “utile a dimostrare le capacità di risposta di fronte a eventuali provocazioni”.

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