Questa mattina sono riprese le ricerche di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia, in provincia di Lecce, scomparsa il 3 settembre scorso. Gli specialisti del Saf, il corpo Speleo Alpino Fluviale dei vigili del fuoco, si sono calati a 40 metri di profondità in una voragine. I controlli sono stati estesi a tutte le grotte, inghiottitoi, cisterne e pozzi vicino Specchia e Alessano. Ma fino a ora non hanno portato a nessun risultato.
Le indagini ruotano intorno alla cerchia di amici che la ragazza frequentava, alcuni considerati in ambienti “a rischio”. E in particolare desterebbe sospetti la posizione del fidanzato, anche lui minorenne: stando alle immagini delle telecamere, che li ha ripresi in scooter all’alba di domenica, sarebbe l’ultima persona ad aver visto la ragazza. Il minore ha confermato di aver accompagnato Noemi nei pressi del campo sportivo di Alessano e di averla lasciata lì.
La relazione pare non fosse vista di buon occhio dai famigliari della ragazza. Inquietante un post della giovane su fb: “Non è amore se ti controlla. Non è amore se ti picchia”, risalente al 23 agosto. Molti commenti degli amici sembrano alludere a più di un sospetto.
Noemi si era già in passato allontanata da casa, ma mai per più giorni. Questa volta ha lasciato nella sua stanza tutti i suoi effetti personali, compreso il telefono cellulare. La mamma, con cui la sedicenne vive, insieme al nuovo compagno e alla sorellastra, si è accorta subito che la figlia non era nel suo letto e ne ha denunciato la scomparsa.
Sono due i fascicoli aperti della Procura ordinaria e della Procura dei minori, rispettivamente dalle pm Donatina Buffelli e Anna Carbonara.
Anche il comune, rappresentato dal sindaco Rocco Pagliara, ha offerto il suo aiuto. Al programma condotto da Federica Sciarelli, Chi l’ha visto?, ieri ha detto: «A otto giorni dalla sparizione di Noemi, abbiamo installato una struttura in loco, una unità per presiedere il territorio per tutti coloro che possano dare notizie o indicazioni utili. Per le ricerche sono attivi anche vigili del fuoco, unità cinofile e una postazione della protezione civile che coordina gruppi di volontari per coadiuvare le forze dell’ordine». Oggi al nono giorno sembrano diminuire le speranze che la ragazza si sia allontanata volontariamente da casa.