M5S, Di Maio si fa avanti
“Se gli iscritti vorranno
sarò candidato premier”

“Ho sempre detto che se i nostri iscritti vorranno individuare me come candidato premier, ci sarò”. Lo ha detto il vice presidente della Camera Luigi Di Maio ai microfoni di “Circo Massimo”, il nuovo programma di Radio Capital, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto.
L’obbiettivo da perseguire, dice Di Maio, è quello di far conoscere agli italiani, dopo le riunioni del 25 settembre, tutti i candidati ministri. “Farlo prima delle votazioni, sarebbe come fare il fantacalcio”.
Si è parlato anche di populismo, ma il vice presidente della Camera ribadisce che i Cinque Stelle si possono definire “populisti” solo se per populismo si intende una schiera di parlamentari che rinunciano alle auto blu e ai voli di stato. Di Maio, come già dichiarato al Forum Ambrosetti di Cernobbio, tenutosi il 2 settembre, più che alle politiche di Le Pen si ispira ad un modello politico alternativo, come quello dei Paesi del Nord Europa, per far diventare l’Italia una “smart nation” fondata sull’innovazione tecnologica.
Sull’uscita dall’euro, il candidato in pectore dei Cinque Stelle ha dichiarato: “Nel 2014 ci siamo candidati al Parlamento europeo con un programma che chiedeva all’Ue di ascoltarci su alcuni fondamentali temi economici (investimenti nel settore energia, fiscal compact), chiarendo che allora in caso contrario avremmo indetto un referendum sulla permanenza nella Ue. Oggi la mia posizione è: invece di ricorrere al referendum, per il quale ci vuole una apposita legge che richiede molto tempo, mettiamo sul tavolo queste critiche comuni e diffuse per farle diventare realtà”.
L’obiettivo prefissato dal M5S alle prossime elezioni, è quello di raggiungere il 40%. Non sono mancati riferimenti alla politica di Renzi, che il leader 5 Stelle ha definito “poco attento” ai problemi dei cittadini. Sulla possibile alleanza con la Lega, Di Maio ha ironizzato: “Io sono di Napoli. Di affine con Salvini non ho niente”.