L’uragano Irma continua a far paura, danni e morti: nonostante l’NHC, il centro uragani americano, abbia declassato il fenomeno a categoria 1, la più bassa in una scala che arriva fino a livello 5, Irma continua la sua corsa distruttrice. Dopo aver causato danni ingenti nei Caraibi, con i più gravi a St. Maarten, Porto Rico e Cuba, la tempesta ha raggiunto la Florida: sono oltre 6,5 milioni i cittadini americani hanno ricevuto l’ordine di evacuazione nelle zone interessate dal passaggio dell’uragano, che ha lambito le coste con venti con velocità fino a 190 km/h. Secondo l’emittente ABC, nel “Sunshine State” sarebbero già 5 i morti e oltre 3,3 milioni di cittadini non avrebbero corrente elettrica.
Intanto, il Presidente Donald Trump che ha già dichiarato lo “stato di disastro” per tutta la Florida, ha rivolto un accorato appello alla popolazione a mettersi in salvo lontano dalle zone flagellate dal maltempo: “Gli oggetti si possono rimpiazzare, le vite no” le parole di The Donald, che ha promesso di visitare presto le zone disastrate.
Degli oltre 19 milioni di abitanti, sono circa 127mila le persone in Florida che hanno trovato rifugio negli oltre 500 centri di accoglienza allestiti nello stato. A riferirlo sono le autorità locali che, nel frattempo, per far fronte alle necessità dei rifugi, hanno raccolto oltre tre milioni di litri di acqua e recuperato 24mila tendoni.
L’occhio dell’uragano ora si trova a meno di 40 km da Tampa, altro importante centro della Florida, ma secondo le previsioni, data l’instabilità mostrata da Irma, non è escluso che viri verso est e si diriga verso Orlando.
Intanto la decima tempesta dell’anno, nominata José e di livello 4 su 5, per ora non sembra che si avvicinerà alle coste statunitensi: a est delle Bahamas infatti, l’uragano ha virato su sé stesso, puntando i suoi venti fino a 225 km/h verso sud, in direzione Porto Rico.