Rivoluzione nel calciomercato in Premier League. L’Inghilterra si conferma come sempre capofila del cambiamento e vota una novità per la prossima finestra estiva della campagna trasferimenti. La sessione 2018 infatti, anziché concludersi come di consueto il 31 agosto, finirà alle 17 locali del giovedì prima dell’inizio del campionato.
Una novità importantissima, caldeggiata da molti allenatori e votata dalla maggior parte dei club della massima serie, anche se non all’unanimità. Secondo la Bbc, la maggioranza è stata di 14 squadre su 20, tra le quali non figurano big come il Manchester City e lo United. Sempre secondo il quotidiano britannico, la decisione prevede inoltre che una volta chiuso il mercato in entrata le società potranno ancora vendere i propri giocatori nei campionati esteri dove la sessione di trasferimenti è ancora attiva.
Le ripercussioni. Si discute adesso sulle conseguenze della decisione sul resto d’Europa, per quanto riguarda le tempistiche dei trasferimenti, ma anche sul possibile adeguamento degli altri Paesi alla scelta inglese. È innegabile che il mercato attivo anche dopo l’inizio dei vari campionati contribuisca a generare situazioni scomode: giocatori in bilico in campo senza le giuste motivazioni, certificati medici esibiti per forzare la propria cessione, calciatori fuori rosa in attesa della chiusura di trattative destinate poi magari a fallire.
In Italia. La notizia arrivata da oltremanica ha ricevuto un deciso appoggio da parte delle dirigenze italiane. «Il mercato – ha dichiarato l’a.d. della Juventus, Beppe Marotta – deve avere dei limiti, altrimenti genera grandi turbative nelle squadre». L’Italia si adeguerà alla Premier? «Il prossimo passo – ha continuato il dirigente bianconero – è che la Lega di Serie A si rivolga alla Federazione italiana, forte del parere pervenuto dalle società. La decisione deve essere della Federazione, ma ritengo ci debba essere omogeneità all’interno dei campionati più importanti d’Europa».
Pareri favorevoli sono arrivati anche dai direttori sportivi di Inter e Roma. Il d.s. del Torino, Gianluca Petrachi, ha ipotizzato uno stop delle trattative al primo di agosto: «Fermerei il mercato quando inizia l’attività agonistica – ha detto – perché poi ci sono la Coppa Italia e le partite che contano». Il suo omologo al Milan, Massimiliano Mirabelli, si è spinto addirittura oltre: «Personalmente accorcerei anche gennaio. Un mese è fin troppo». Palla adesso alla Federazione.