Gulmurod Khalimov, il cosiddetto ministro della guerra di Daesh, è stato ucciso durante un raid effettuato dai jet russi in prossimità della città siriana di Deir ez-Zor. La notizia è stata diramata dall’agenzia russa Tass che cita direttamente il ministro della difesa di Mosca Sergej Šojgu: “40 miliziani dello Stato islamico sono stati uccisi. È stato confermato – prosegue il ministero – che quattro importanti comandanti militari sono stati eliminati, tra cui il cosiddetto Emiro di Deir ez-Zor Abu Muhammad al-Shimali, responsabile degli affari finanziari e del trasferimento delle reclute ai campi di addestramento dell’Isis nonché il cosiddetto ‘ministro della guerra’ Gulmurod Khalimov”. In questi mesi Khalimov è stato dato per morto in più occasioni, l’ultima volta lo scorso aprile, dopo che si era diffusa la voce della sua morte in seguito ad un raid della coalizione Usa. Khalimov era un ex comandante delle forze speciali del Ministero degli Interni del Tagikistan, addestrato a questo scopo da Fbi e truppe speciali degli Usa. Nel maggio 2015 però, insieme a sei dei suoi soldati, entrò a far parte dell’Isis. Dopo l’uccisione di Abu Omar al-Shishani, Khalimov divenne il ministro di guerra.
Siria, bombardamento russo
morto Gulmurod Khalimov
leader militare dell'Isis
Venne addestrato dall'Fbi contro Daesh
Nel 2015 disertò dall'esercito tagico
08 Settembre 201764