Si apre il sipario sulla New York Fashion Week. A fare gli onori di casa, Tom Ford. Lo stilista e regista texano si era preso un anno di stop dopo la candidatura agli Academy Awards del suo film “Nocturnal Animals”. Ed eccolo tornare in grande stile, lanciando sul mercato una nuova fragranza dal nome scandaloso, Fu**ing Fabulous e mettendo in piedi uno show faraonico che ha il sapore un po’ nostalgico degli anni ’90 e di quella seduzione non sussurrata ma sfacciatamente urlata dai giochi di trasparenze audaci e scollature ampissime. Proprio lui che negli anni ’90 teneva le redini di Gucci e si sfidava a colpi di abiti e accessori con Gianni Versace e Giorgio Armani, ora sembra voler ripercorrere i fasti di quegli anni.
Il blazer di taglio maschile dalle linee pulite con ampio collo a freccia e spalle strutturate si alterna al bomber oversize in pelle, unico tocco underground della sfilata. Sotto la giacca (quasi) nulla. Le modelle sfilano lasciando intravedere il reggiseno o il body sgambatissimo, con quella falcata rilassata ma sicura tipica delle top model di quegli anni: Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Naomi Campbell. Il nero puro, il bianco gesso, il rosa shocking con pochi sprazzi di quel lamé argentato che ha dominato la scorsa primavera e che si appresta a conquistare anche la prossima. L’abito da sera è drappeggiato sul davanti e asimmetrico nelle maniche, talvolta impreziosito da applicazioni di cristalli caleidoscopici.
Che la mania degli anni ’90 fosse esplosa prepotentemente, si era già intuito un paio di anni fa, quando la moda aveva già cominciato a scendere dalle passerelle per riversarsi nelle strade (il famoso streetwear tanto fotografato) in quel tripudio di denim, nel ritorno degli anfibi e dello stile grunge. Sarà che nella moda come nella fisica, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.