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Il Papa in Colombia
enorme folla lungo le strade
"Siamo fratelli non nemici"

Primo viaggio dopo la fine della guerra

Più di 700 mila persone ad accoglierlo

di Luisa Vittoria Amen07 Settembre 2017
07 Settembre 2017

Welcome Ceremony for Pope Francis arrival in Colombia at Bogota Airport, with the  Colombian President Juan Manuel Santos   and his wife, Bogotà 6 September 2017. Pope Francis' visit in Colombia runs from 6 to 11 September for the Apotolic Travel "Demos el primer paso". ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Una folla in visibilio di circa 700 mila persone, distribuite su 15 km di percorso ha salutato Papa Francesco al suo arrivo in Colombia. All’aeroporto di Bogotá è stato accolto con musiche, danze e costumi tradizionali ma Bergoglio ha anche incontrato i familiari delle vittime di quella guerra civile durata 54 anni e costata al paese 260 mila morti, più di 60 mila dispersi e sette milioni di sfollati e rifugiati. Tra loro anche Emmanuel, figlio di Clara Rojas, oggi parlamentare, sequestrata nel 2002 e ostaggio per anni delle Farc nella selva colombiana, dove è nato suo figlio.

Lo aveva promesso, Papa Bergoglio. Sarebbe andato in Colombia non appena la pace fosse stata “blindata” e ora ha mantenuto quella promessa nonostante l’uragano Irma che in un primo momento ha turbato la sua rotta. Nonostante quella pace cammini per ora a passo incerto sul filo di un accordo siglato lo scorso anno tra il governo e le Farc, le forze armate rivoluzionarie.

«La pace è quella che la Colombia cerca e per il cui conseguimento lavora da molto tempo», ha detto il Pontefice in un videomessaggio ai colombiani registrato alla vigilia della partenza. «Una pace stabile, duratura, perché possiamo vederci e trattarci come fratelli, non come nemici»

Il programma delle prossime ore è molto fitto: in mattinata Francesco incontrerà le autorità del Paese nella visita al Palazzo presidenziale in cui sarà a colloquio con Santos, lì pronuncerà il primo discorso della sua visita, prima della grande messa che celebrerà nel pomeriggio al Parco Simon Bolivar. Venerdì invece sarà a Villavicencio, per l’attesissimo «grande incontro per la riconciliazione nazionale», davanti ad una Croce che ricorda il numero di vittime di sequestri, assassini e mine antiuomo. Alla cerimonia parteciperanno anche vittime ed ex guerriglieri.

«Questo è un viaggio un po’ speciale, per aiutare la Colombia ad andare avanti nel suo cammino di pace», spiegava il Papa ai giornalisti durante il volo. «Vi chiedo una preghiera per questo». Infine Francesco ha rivolto un pensiero anche al Venezuela «perché si possa fare il dialogo e il Paese trovi una bella stabilità, nel dialogo con tutti».

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