L’attacco con gas Sarin del 4 aprile scorso a Khan Sheikhun, nella provincia di Idlib, «è stato compiuto da un aereo di fabbricazione russa utilizzato dalle forze militari del presidente Bashar al Assad». A dirlo è il rapporto dell’Onu sui crimini in Siria.
In quella occasione morirono 84 persone, tra cui molte donne e bambini. Le analisi effettuate dall’Opac, Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, sui campioni dei defunti, dimostravano l’utilizzo del Sarin o “qualcosa di simile”. Le vittime e i feriti presentavano, inoltre, sintomi quali soffocamento e fili di bava alla bocca.
La strage provocò la reazione statunitense: fu colpita con 59 missili, partiti da due navi americane a largo del Mediterraneo, una base aerea a est di Homs, nella Siria centrale, da cui, con ogni probabilità, era partito il velivolo militare governativo che aveva sganciato gli ordigni col Sarin su Khan Sheikhun. Secondo le stime sarebbero morti 6 militari. L’agenzia di Stato siriana, Sana, parlò anche di 9 vittime civili, tra cui 4 minori. L’episodio ha provocato una crisi diplomatica tra le due super-potenze, Usa e Russia, poi riappacificate in nome della “lotta al terrorismo”, favorendo direttamente e indirettamente le forze governative siriane nei vari teatri del conflitto in corso.
Comunque le forze governative siriane, come ribadito nel rapporto, hanno proseguito con il sistematico uso di armi chimiche contro i civili nelle aree sotto il controllo dei ribelli. Quindi è stato utilizzato il gas cloro come arma a Idlib, Hama, Ghuta, Damasco. Loro o l’aviazione russa hanno continuato a colpire ospedali e personale medico.
Nella stessa relazione vengono criticati gli Stati Uniti per non aver preso “tutte le precauzioni” necessarie per proteggere i civili nel raid contro una moschea di Aleppo lo scorso marzo, violando “un diritto umanitario internazionale”. «A Raqqa l’offensiva anti-Isis ha determinato 190.000 sfollati, e i raid della Coalizione hanno causato un numero significativo di civili uccisi o feriti», viene aggiunto nel dossier. Su questi ultimi episodi non sono state ancora chiuse le indagini.