Altre due morti sul posto di lavoro oggi, per cause molto simili. In un 2017 che in questo genere di decessi conosce un aumento rispetto al 2016.
Un uomo di origini filippine, la cui identità completa non è stata ancora accertata, è morto prima dell’alba a Settimo Milanese (MI) schiacciato da una pressa. La ditta per cui lavorava produce componenti di acciaio e plastica. Secondo quanto si è potuto ricostruire finora, l’uomo è morto sul colpo dopo lo schiacciamento della pressa. I soccorsi sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Riporta MilanoToday che per recuperarlo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Ancora stamattina, è morto dopo tre giorni di coma Vito Nuzzo, leccese di 29 anni, che lavorava nell’ex cartiera Pirinoli di Roccavione, nel Cuneese. Un’azienda recentemente rimessa in piedi dagli stessi lavoratori; ne aveva scritto Repubblica. Anche lui è stato purtroppo schiacciato da una pressa. Si era riusciti a ricoverarlo al Cto di Torino, ma le gravissime condizioni in cui era arrivato non hanno infine permesso di recuperarlo alla vita.
Si tratta del terzo giorno di fila con morti sul lavoro. In Irpinia era morto ieri un operaio schiacciato da un pannello. L’altro ieri un artigiano è cascato da un tetto ad Avezzano (AQ). Ma purtroppo è tutto il 2017, finora, che risulta essere un anno più tragico del precedente. Infatti, scriveva qualche giorno fa Repubblica riportando dati Inail, se nei primi sette mesi del 2016 erano morti 562 lavoratori, nello stesso periodo di quest’anno ne sono morti 591. Le denunce di infortunio risultano anch’esse in aumento: 380.236, 4.750 in più dell’anno scorso. All’incremento hanno contribuito solo i settori Industria e Servizi e la gestione Conto Stato dipendenti; in Agricoltura e nel Conto Stato studenti delle scuole pubbliche è stato registrato un calo. A morire sono soprattutto gli uomini, ma quest’anno si è registrato un aumento (+7,1%) anche fra le donne.