I leader di Podemos negano
un collegamento finanziario
al governo di Hugo Chavèz

Podemos, il partito politico spagnolo anti austerità, ha negato le accuse di un possibile collegamento finanziario dal governo venezuelano di Hugo Chavéz.
Le polemiche affermano che un gruppo di alleati del partito avrebbero ricevuto milioni di euro dal paese sudamericano durante i mesi di stallo elettorale.
Un documento ottenuto dal quotidiano spagnolo ABC, pubblicherebbe oggi la dimostrazione che Podemos sarebbe un prolungamento del chavismo in Spagna. Tra il 2008 e il 2012 il Centro de Estudios Politicos y Sociales (CEPS), un’organizzazione spagnola che fornisce consulenza politica, avrebbe ottenuto più di 7 milioni. Diversi membri dell’organizzazione hanno preso successivamente posizioni di alto livello all’interno di Podemos, tra cui il leader del partito Pablo Iglesias.
Secondo questo documento Hugo Chavez e Rafael Isea, il ministro delle finanze veneuelano, avrebberoro firmato il consenso per alcune donazioni per forgiare “legami più stretti tra le forze di sinistra e anti-capitaliste in Spagna, creando un consenso intorno al cambiamento politico in sintonia al governo bolivariano”.
Le rivendicazioni sono state smentite da Iglesias, destinate a intralciare i colloqui con i leader socialisti Pedro Sanchez e Albert Rivera. “È una bugia – ha detto il leader di Podemos al Parlamento – ho l’impressione che ci siano persone preoccupate che arriveremo ad un accordo con PSOE e che la Spagna possa essere governata da una coalizione progressiva”.
Pablo Echenique, segretario organizzativo di Podemos, ha accusato il ministro degli Interni di condurre una “guerra sporca”, condannando “il basso livello di democrazia” in cui un governo avrebbe utilizzato istituzioni statali per fini politici. Le rivendicazioni di un possibile finanziamento di Podemos da parte dell’Iran e dal Venezuela, sono emerse a intervalli regolari in momenti chiave nei negoziati per formare un governo.