Il principale effetto economico scatenato dal test atomico condotto domenica della Corea del Nord è stato quello di far salire le quotazioni dei beni rifugio.
Il valore dell’oro è salito del 0,7 % a 1.338 dollari l’oncia, registrando i massimi da novembre 2016. Anche l’argento e il platino avanzano di 0,7 punti, il primo quotato a 17,86 dollari l’oncia e il secondo a 1.014,70 dollari l’oncia, segando il valore più alto degli ultimi sei mesi. Il palladio schizza al top da 16 anni con un rialzo dell’1,3% a 995,04 dollari l’oncia, il livello più alto da febbraio 2001. Le ombre si allungano sulla ripresa degli scambi.
La borsa giapponese perde un punto percentuale, mentre quelle europee, in attesa delle parole di Mario Draghi, perdono in media lo 0,5 %. E mentre la Corea del Sud ha risposto ai test di Pyongyang con nuovi lanci missilistici e negozia, con Usa e Giappone, nuove strategie militari, Kim Jong-un annuncia il lancio di nuovi missili.