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Notre-Dame cade a pezzi
crowdfunding per il restauro
obiettivo 100 mln di euro

La cattedrale soffre maltempo e turismo

L'iniziativa dell'arcivescovo di Parigi

di Carmelo Leo04 Settembre 2017
04 Settembre 2017

Non è così insolito cercare di finanziare il restauro di un’opera d’arte tramite una raccolta fondi. Tale progetto diventa tuttavia molto più ambizioso quando l’opera in questione è la cattedrale di Notre-Dame, uno dei simboli di Parigi, e l’obiettivo del crowdfunding è di racimolare almeno 100 milioni di euro. È questa infatti la cifra che l’arcivescovo della capitale francese, il cardinale André Vingt-Trois, spera di raccogliere, per dare il via ad un lifting tanto costoso quanto urgente. La cattedrale, eretta 854 anni fa, soffre il crescente inquinamento e soprattutto l’altissima affluenza di turisti. A ciò si aggiunga che gli ultimi lavori di rilievo al suo interno sono stati svolti negli anni Novanta del secolo scorso, ed ecco l’emergenza: le celebri statue, i gargoyle, gli archi che svettano sull’Île de la Cité cadono a pezzi.

I funzionari addetti alla manutenzione raccontano di aver formato, ai piedi della cattedrale gotica, un vero e proprio “cimitero di pietra” con i calcinacci venuti giù. Un fenomeno che rischia di rovinare l’immagine della cattedrale, oltre che mettere in pericolo i 12 milioni di turisti che ogni anno visitano le sue navate. Allarme lanciato anche da Michel Picaud, presidente della non profit Friends of Notre Dame de Paris, istituita dall’arcivescovo: “Se non facciamo questi lavori potremmo vedere parti della struttura esterna che crollano al suolo. È un rischio molto serio”.

La notizia del cattivo stato della cattedrale di Notre-Dame non è comunque un fulmine a ciel sereno per la capitale francese: già a maggio scorso, lo Stato e la diocesi hanno firmato un’intesa per l’avvio di un piano di restauro ventennale, con interventi anche alla guglia, al capocroce e al transetto, all’interno. Un intervento che prevede una spesa di circa 150 milioni di euro. Lo Stato, che concede alla chiesa già 2 milioni all’anno, ha deciso di raddoppiare questa cifra. Il resto della somma sarà a carico della Chiesa. Ma forse, tramite la raccolta fondi organizzata dall’arcivescovo, tra vent’anni tutti gli amanti dell’arte potranno dire di aver contribuito alla salvezza di quel gioiello chiamato Notre-Dame.

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