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HomeCronaca “Sono un fascista anni ’70” Carminati sotto torchio al processo Mafia Capitale

"Sono un fascista anni '70"
Carminati sotto torchio
al processo Mafia Capitale

L'ex esponente dei Nar ha revocato

il consenso per le riprese televisive

di Nancy Calarco29 Marzo 2017
29 Marzo 2017

Massimo Carminati non ha mai nascosto la sua fede politica, e anche al processo di Mafia Capitale in cui è coinvolto, era stato sorpreso dalle telecamere a fare il saluto romano. Carminati, sempre nell’aula bunker, durante il processo sul “mondo di mezzo” ha dichiarato: “Io sono un vecchio fascista degli anni settanta e sono contentissimo di quello che sono”. Ha inoltre raccontato agli investigatori che sapeva di essere pedinato dagli investigatori, spiegando che non aveva nessun motivo per nascondersi.

Massimo Carminati, esponente del gruppo eversivo neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari, affiliato all’organizzazione criminale della Banda della Magliana. Il 2 dicembre 2014 viene arrestato dai Carabinieri del ROS insieme ad altre trentasei persone, tra cui Salvatore Buzzi, ritenuto suo braccio destro.

L’accusa è di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo della procura di Roma, riguardante le infiltrazioni mafiose, chiamata dagli inquirenti Mafia Capitale
Ha revocato inoltre il consenso della ripresa della propria immagine da parte delle telecamere delle tv, in vista dell’esame in aula.

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