James Mackintosh, nell’editoriale di oggi sul Wall Street Journal, ha dichiarato che “l’Italia è la più grande minaccia politica sui mercati”.
Il giornalista inoltre aggiunge che “le elezioni italiane sono eventi di cui gli investitori hanno imparato a non curarsi dopo 44 governi in 50 anni”. Un’affermazione che non stupisce vista l’alternanza dei tanti governi italiani e dell’attuale instabilità.
Ma per il quotidiano americano c’è anche un barlume di speranza, il Movimento 5 Stelle. Quando gli italiani andranno a votare alle prossime elezioni, all’inizio del prossimo anno, i pentastellati potrebbero vincere le elezioni ma difficilmente ottenere una maggioranza al governo. Il partito no Euro, fondato dal comico Beppe Grillo, ha ottenuto un vantaggio di sei punti rispetto al Partito Democratico. M5S al 32,3%, i democratici pagano la scissione toccando invece il 26,8%.
“Se il Movimento ottenesse meno del 40% dei voti, saremmo pronti a presentare il nostro programma in Parlamento a tutti gli altri partiti. – dichiara Alessandro Di Battista – Sarà loro responsabilità poi dire Si o No ad un governo guidato dai 5Stelle”.
Il trionfo del populismo in Italia – e una possibile alleanza con la Lega di Salvini – sarebbe uno shock per il sistema europeo. Un terremoto politico ed economico per gli investitori che scatena l’incertezza. Incluso anche l’insieme delle elezioni politiche straniere, la vittoria di Marine Le Pen, le elezioni in Olanda, lo scontro Schultz-Merkel. In mezzo a tutto questo, M5S e Lega Nord sono il cocktail esplosivo di Bruxelles.
Tanti partners europei hanno paura delle elezioni italiane che potrebbero causare instabilità economica, invitando gli investitori stranieri a correre in un altro paese, magari pro Euro. Più sicuro come la Germania, la cassaforte d’Europa.
Il populismo si è rafforzato nel mondo occidentale e gli strumenti messi fin’ora in campo, non sono bastati per fermarlo.
Una situazione molto fragile che potrebbe precipitare nel giro di un anno.