«Resterò al mio posto, nella scuola di Mamoiada, dove continuerò a svolgere il mio lavoro». È decisa a continuare Luisa Fancello, la maestra di seconda elementare del piccolo comune del nuorese che lo scorso venerdì ha ricevuto una lettera minacce con un proiettile all’interno. «Tratta male i tuoi bambini anziché quelli degli altri. Vattene da qui, Mamoiada non ti vuole» recitava la letera.
L’insegnante ha parlato per la prima volta ieri sera, in occasione del Consiglio d’istituto straordinario convocato dal preside Antonio Fadda. All’incontro erano presenti i sindaci dei vicini comuni di Fonni e Oliena, dove risiede la maestra, e numerose mamme, che si sono dette «sconvolte per un simile atto», non essendo «mai venute a conoscenza all’interno della classe di nessun tipo di problema che potesse scatenare un qualche risentimento nei confronti dell’insegnante».
Risoluta anche la condanna delle istituzioni. I sindaci hanno rimarcato la gravità del gesto, mentre il dirigente scolastico ha commentato così la scelta di convocare il Consiglio d’istituto: «Il Consiglio di oggi vuole essere la prima dura reazione a un’azione così spropositata. Gesti così devono trovare sempre la ferma reazione della comunità e del mondo della scuola»