Non si arresta l’ondata di polemiche che ha investito il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Per trovare lavoro si creano più opportunità «a giocare a calcetto che a mandare curricula» aveva suggerito ieri agli studenti di un Istituto tecnico professionale di Bologna. «Il rapporto di fiducia è sempre più essenziale» aveva sottolineato il titolare del lavoro nella sua premessa. Il resto del discorso ha poi sollevato le ironie e la rivolta di alcuni studenti sul web. Le critiche del mondo politico stanno invece ancora subissando il ministro.
«Vogliamo intendere la controversa battuta del ministro Poletti come una denuncia» ha afferma questa mattina il presidente del gruppo Misto alla Camera Pino Pisicchio. Insomma le parole del ministro Poletti sarebbero un richiamo contro quelle «sacche di “familismo amorale” che vanno rimosse subito». Per Pisicchio serve impegnarsi affinché «la conoscenza possa essere intesa come risorsa in termini di sapere» e i «giovani possano concorrere con eguali opportunità». Sulla stessa linea è intervenuto questa mattina Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. «Quelle del ministro Poletti non sono gaffes. Sono la dimostrazione di quello che rappresenta il mondo del lavoro per una certa classe politica ed imprenditoriale che dirige il nostro Paese».
La polemica è presto servita contro parte del governo e del Pd. «Che nervi, che rabbia. Fortuna che c’è un Ministro del Lavoro così illuminato» e spera «che duri poco, politicamente parlando» ha tuonato questa mattina Matteo Salvini. «Le parole di Poletti sono vergognose e inqualificabili. Un personaggio maestro di gaffe è inadeguato a svolgere il ruolo di ministro del Lavoro. Andasse lui a giocare a calcetto. Si deve dimettere». Queste le parole del capogruppo 5stelle alla Camera Vincenzo Caso. «Visti gli scarsissimi risultati ottenuti come ministro del lavoro, Poletti dovrebbe almeno avere la decenza di tacere» suggerisce infine Elvira Savino, deputata di Forza Italia.
I 5stelle che si appellano al merito per scagliarsi contro il governo Renzi-Gentiloni. La Lega chiede le dimissioni del ministro. Poletti è nuovamente nella bufera. L’ultima era scoppiata in seguito alle esternazioni sui ragazzi che emigrano cercando lavoro all’estero: «Alcuni è meglio non averli tra i piedi».