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HomeEconomia I giornalisti dell’ANSA da Fiorello si appellano al governo per salvare le agenzie stampa

Giornalisti Ansa da Fiorello
si appellano al governo
per salvare agenzie stampa

Dopo lo sciopero, ancora polemiche

sul bando europeo voluto da Lotti

di Valerio Del Conte27 Marzo 2017
27 Marzo 2017

Un gruppo di giornalisti dell'ANSA, ospiti di Fiorello allo Speaker's corner di Edicola Fiore, Roma, 27 marzo 2017. I giornalisti dell'ANSA, con il loro Cdr, dopo lo sciopero di sabato di tutte le agenzie di stampa italiane, sono stati protagonisti dello spazio autogestito all'interno della rassegna stampa-varietà di Fiorello, in onda su SkyUno HD e Tv8. ANSA / US Edicola Fiore +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

“Da 70 anni ogni giorno raccontiamo l’Italia, dal Parlamento alle zone del terremoto, passando per Lampedusa. Si chiama servizio pubblico e ha sempre avuto sostegno statale. Ma ora si vuole metterlo a gara europea; le notizie come merce. Nessuno fa così in Europa. Ogni Paese sostiene le sue agenzie”, queste le parole dei giornalisti dell’Ansa nello spazio autogestito dello Speaker’s Corner di Edicola Fiore.

L’appello arriva in risposta alla decisione presa dal governo di indire un bando europeo per scegliere le agenzie di stampa che forniranno le notizie a Palazzo Chigi. I giornalisti chiedono che la decisione non venga messa in atto per tutelare la libertà di informazione, il pluralismo e centinaia di posti di lavoro.

Le parole di Mentana – “Io che faccio il direttore di un telegiornale confermo: senza le agenzie lavoreremmo molto poco e sapremmo la metà delle cose che succedono in Italia”, ha affermato Enrico Mentana in collegamento con Fiorello via Skype. “Il problema delle agenzie è una questione molto seria: il governo pensa che sia necessario fare una gara europea in ottemperanza alle leggi comunitarie, mentre le agenzie temono fondatamente che così si rischi di buttare via il bambino con l’acqua sporca”, ha dichiarato il direttore del Tg La7, che ha poi aggiunto: “Centinaia di giornalisti, non essendoci mercato, rischierebbero di andare a casa”.

La vicenda – Nella giornata di sabato, per la prima volta, tutte le agenzie di stampa nazionali (Ansa, Agi, Adn-Kronos, Askanews, Il Velino, Il Sole 24Ore Radiocor Plus, LaPress, 9Colonne, Italpress e Dire) hanno sospeso il proprio lavoro fino alle 6 di domenica per protestare contro il bando voluto dal ministro per lo Sport con delega all’Editoria. In un comunicato del coordinamento dei comitati di redazione delle agenzie si chiariva che la decisione arrivava “alla luce delle mancate risposte da parte del ministro Luca Lotti”, che non si è presentato all’incontro con i sindacati.

A spingere le agenzie allo sciopero è stato anche il motivo dell’assenza del ministro, che su Facebook ha scritto di non essere stato presente poiché impegnato con il Trofeo sciistico Fabio Danti. Lotti ha, però, convocato il segretario generale del sindacato dei giornalisti per un incontro che avverrà la settimana prossima. “Lotti sull’Abetone che si fa i selfie e che diserta l’incontro con i sindacati delle agenzie di stampa che rischiano di sparire a causa del suo bando scellerato la dice lunga sulla responsabilità di questo governo”, ha attaccato la deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè.

 

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