Federico Pizzarotti si ricandida come Sindaco di Parma: il primo cittadino uscente, che divenne il primo a conquistare un capoluogo di provincia sotto l’egida dell’allora neonato Movimento 5 Stelle, ha deciso di ripresentarsi alle prossime elezioni dell’amministrazione cittadina ducale. Ma, a causa del procedimento per abuso d’ufficio, la susseguente sospensione dal Movimento e il mancato reintegro nello stesso dopo la sua assoluzione, hanno spinto Il Pizza ad una mossa ad Effetto: Effetto Parma, appunto, è il nome della lista fondata con 18 dei 19 assessori parmensi che hanno abbandonato con lui il Movimento di Beppe Grillo, lo scorso 24 settembre.
“Non siamo cambiati noi, è cambiato il movimento”, questa è la frase di Pizzarotti che spiega la frattura insanabile con i vertici M5S. Perché proprio mentre Casaleggio e Grillo ottenevano l’affermazione sempre maggiore a livello nazionale, i pentastellati “puri” e quelli con la più lunga militanza spesso si trovano in posizioni distanti da quelle che tramite il blog lo stesso Grillo “impartisce”. Uniti tutti dalla questa medesima divergenza, Parma ed il suo Effetto potrebbero non essere soli: così queste realtà civiche, riporta La Repubblica, a Genova, La Spezia, Livorno, Lucca, come in alcuni comuni della Lombardia e in parte dell’Emilia Romagna, convergeranno presto in un coordinamento nazionale di liste civiche pronto a dialogare con il campo progressista di Giuliano Pisapia e con tutto quel che si muove a sinistra sui territori.
Tutti d’accordo sul leader, proprio lui, Federico Pizzarotti, che per permettere a tutti gli Effetti cittadini che sorgeranno, ha stilato “Una carta dei valori cui aderire, perché non vogliamo imbarcare chiunque”. Perché, in fondo, e lo ammette lo stesso Sindaco ex-grillino, “l’ambizione è di aggregare chi si riconosce in una politica rigenerata: libera, inclusiva, moderna e attiva”.
Ma Federico Pizzarotti vola basso: sa che senza la sua riconferma come primo cittadino nella città ducale, le aspettative di vita del suo Effetto Parma dovranno per forza variare. L’appuntamento è per il prossimo giugno, quando il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa sfiderà Pizzarotti. Scarpa, ingegnere 60enne, ha sconfitto alle primarie il candidato del Partito Democratico Dario Costi con oltre il 55% delle preferenze.