Radio, teatro, poi la tv e il grande successo su YouTube. In pochi anni Edoardo Ferrario ha scalato le tappe, ottenendo un meritato successo soprattutto tra i giovani. Romano, classe 1987, Ferrario è infatti un attore originale, brillante, che sa far ridere senza scadere nella volgarità o nel turpiloquio, ma in maniera intelligente e per molti versi innovativa. Anche la stampa comincia ad accorgersi del suo talento, come testimonia l’articolo di apertura del quotidiano Il Foglio di oggi scritto dal direttore Claudio Cerasa.
Dopo aver frequentato l’Accademia del Comico, Ferrario comincia la carriera portando i suoi primi monologhi nei locali della Capitale, in particolare tra San Lorenzo e Trastevere. Inizia a farsi conoscere da un pubblico più ampio nel 2011, quando partecipa al programma di Radio Due “Ottovolante” e alla trasmissione tv condotta da Caterina Guzzanti “Un, due, tre stella”, in onda su La7.
Il suo evidente talento lo porta in Rai, prima all’interno del programma di Neri Marcoré “Neri Poppins”, e attualmente a “Quelli che il calcio”, la storica trasmissione di Rai Due condotta da Nicola Savino e dalla Gialappa’s Band, che negli anni è stata fucina di diversi comici di successo come Ubaldo Pantani e Max Giusti. Ferrario collabora inoltre con la trasmissione della Dandini “Staiserena”, su Radio Due.
Gli ambiti nei quali però il giovane comico romano si sente più a suo agio e dà il meglio di sé sono il teatro e il web. Nel 2014 è ideatore e autore della serie “Esami”, nella quale interpreta un giovane romano coatto alle prese con gli esami universitari. I suoi video hanno spopolato su YouTube, portandolo a vincere il Premio “Miglior web serie” al Taormina Film Fest.
E poi c’è il teatro. Sul palcoscenico Ferrario è in grado di alternare sketch brillanti, monologhi e imitazioni in maniera originale, senza proporre banali imitazioni come comici più celebri. E questo il pubblico lo apprezza. Sorprende soprattutto il fatto che siano i ventenni e i trentenni ad affollare i suoi spettacoli teatrali. Segno che quando c’è qualcosa di qualità, i giovani sono disposti a scollarsi dagli schermi dei loro computer e acquistare un biglietto per recarsi a teatro.
