“La mafia uccide, il silenzio pure”, diceva Peppino Impastato. Oggi, però, l’Italia non cede al silenzio e scende per le strade. “Libera” celebra la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia con un corteo che vede la partecipazione di migliaia di persone arrivate da tutta Italia. In prima fila, i familiari delle vittime portano degli striscioni che recitano “luoghi di speranza, testimoni di bellezza”. Un gruppo di ragazzi minorenni, arrivati nei mesi scorsi su dei barconi in Calabria, portano una grande bandiera della pace. Presente anche la vedova del brigadiere Antonino Marino, assassinato il 9 luglio 1990 a Bovalino. La sua maglia recita “Orgogliosa di avere sposato uno sbirro”. “Quando ho visto le scritte di ieri mi sono arrabbiata, mi si è rivoltato lo stomaco; da qui l’impulso di fare questa maglietta – ha affermato la donna – Sono moglie e mamma di un carabiniere e oggi mi sento la mamma di tutti i carabinieri d’Italia. Gli sbirri sono persone perbene, rispetto”.
Don Luigi Ciotti. “Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”, ha affermato il prete simbolo della lotta alla mafia. Ieri sono state ritrovate delle scritte minacciose (“Don Ciotti sbirro”) proprio sui muri del Vescovado dove il prete soggiorna temporaneamente. Lo spiacevole episodio si è verificato qualche ora dopo il duro intervento a Locri del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che aveva tuonato: “I mafiosi non conoscono né pietà né umanità, non hanno alcun senso dell’onore e del coraggio”.
Bari. Circa cinquemila persone stanno marciando in queste ultime ore verso piazza della Libertà, a Bari. Il corteo è partito dallo stadio della Vittoria, luogo simbolo. Fu proprio lì, infatti, che 25 anni fa vennero ospitati migliaia di cittadini albanesi arrivati con la nave Vlora. “Libertà”, “rispetto”, “coraggio”, queste le parole scritte sui cartelli che svettano nel fiume di persone. Il sindaco e presidente dell’Anci, Antonio Decaro sfila nel corteo assieme ai sindaci e ai delegati dei Comuni di Mottola, Bitonto, Statte, San Vito dei Normanni, Gioia del Colle, Ruvo di Puglia, Giovinazzo, Mesagne, Spinazzola e Cisternino.
Le parole di Boldrini. “Sono orgogliosa che oggi, 21 marzo, per la prima volta si celebri per legge la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Dopo tanti anni di mobilitazione dei cittadini contro la criminalità organizzata, dal Parlamento italiano è finalmente arrivato, con il voto unanime espresso dalla Camera 20 giorni fa, il riconoscimento ufficiale che questa partecipazione meritava – ha aggiunto Boldrini – Voglio esprimere la mia affettuosa solidarietà a don Luigi Ciotti: le ignobili minacce che ha ricevuto, poche ore dopo l’importante visita a Locri del Presidente della Repubblica, dicono che non c’è nessun rischio di ritualità nelle migliaia di iniziative che oggi, grazie a Libera e tante altre associazioni, si svolgono in tutto il Paese”.