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HomeCronaca Erasmus, un anno dopo la strage in Spagna il ministro incontra le famiglie

Erasmus, un anno dopo
la strage del bus in Spagna
Fedeli incontra le famiglie

"Ci vogliono regole stringenti

per non ripetere quella tragedia"

di Fabio Simonelli20 Marzo 2017
20 Marzo 2017

Firemen work at the site of a coach crash that has left at least 14 students dead at the AP-7 motorway in Freginals, in the province of Tarragona, northeastern Spain, 20 March 2016. The coach carrying dozens of Erasmus students collided with a car and overturned. The students from several different countries were heading to Barcelona after attending Las Fallas Festival in Valencia, eastern Spain. EPA/JAUME SELLART

«Sono necessarie regole stringenti affinché quanto avvenuto un anno fa non avvenga mai più». Così Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca ha concluso l’intervento di ieri per ricordare le studentesse italiane in Erasmus vittima della strage del bus in Cataluña. Oggi infatti ricorre un anno da quel tragico incidente. Tornavano dalla gita al festival di Las Fallas, tra Barcellona e Valencia, organizzata dal network Erasmus Esn. L’autista aveva avuto un colpo di sonno. Il pullman ha invaso la carreggiata opposta e per loro non c’è stato nulla da fare. È passato un anno, ma non è servito a fare giustizia. Lo scorso novembre la posizione dell’autista è stata archiviata.

Una spiegazione la chiede anche Arianna Furi, diciannovenne Erasmus su InCammino, sito web in appoggio alla candidatura di Matteo Renzi alle prossime primarie del Pd. «La Spagna ci deve giustizia, lo deve ai familiari, lo deve agli amici, lo deve al nostro Paese ma lo deve soprattutto a noi, alla nostra generazione che ancora crede nel sogno europeo, e vede in Europa il suo futuro».

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