È previsto per oggi pomeriggio, dopo il voto di fiducia sulla riforma del processo penale, il passaggio della mozione di sfiducia al ministro dello Sport, Luca Lotti, indagato nel caso Consip, per rivelazione del segreto d’ufficio. L’esito appare scontato: i numeri sembrano essere a favore del ministro. Ma la votazione non metterà fine alle polemiche.
I parlamentari del Movimento dei Democratici e Progressisti, scissionisti del Pd, hanno presentato ieri in Senato una mozione che si aggiunge a quella presentata dal M5s. I Mdp chiedono che il Governo ritiri le deleghe a Lotti fin quando non sarà chiarita la vicenda. Le accuse messe nero su bianco dagli ex Dem sarebbero: la gestione «familistica e clientelare del potere», sommata a «una doppia morale e un garantismo a intermittenza» da far valere solo con «gli amici».
Roberto Speranza dichiara che non parteciperanno al voto sulla mozione del M5s, insieme a 43 senatori di Forza Italia, 9 di Cor, 13 di Gal e 28 di Autonomie e Misto, ma aggiunge: «Non dire sì alla mozione dei grillini non vuol dire che il problema non esiste. C’è ancora un tratto di familismo che ricompare nella storia italiana, questo è un punto su cui non si può fare finta di nulla». Nel Pd c’è chi spinge per le dimissioni come Michele Emiliano e chi invece teme per il governo come Mirabelli.
Quindi sembrerebbe che ci saranno 142 voti contro, che potrebbero salire a oltre 160 con il voto dei verdiniani di Ala, e 52 voti a favore, la maggior parte del Movimento 5 Stelle. Gli indecisi, anche qualora decidessero di votare “sì”, non riuscirebbero a ribaltare la situazione.
Il ministro Luca Lotti interverrà nel pomeriggio e si limiterà ad una relazione tecnica: ribadirà di non conoscere Romeo e di essersi presentato subito di fronte ai giudici per rispondere al coinvolgimento nella vicenda Consip. Gran parte della arringa sarà nelle mani del renziano, Andrea Marcucci, e del presidente dei senatori, Luigi Zanda, che attaccheranno il Movimento 5 stelle. Intanto è trapelato il verbale dell’interrogatorio in cui Marco Gasparri rivela che Alfredo Romeo gli parlò di “interventi politici ad altissimo livello”.
Sfiducia a Lotti per Consip
oggi il voto in Senato
Numeri a favore del ministro
Sono previsti tra i 142 e i 160 no
Non saranno in aula 79 parlamentari
15 Marzo 201748