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HomeCronaca ‘Ndrangheta, confiscati 4 mln ai beni di Domenico Ciconte condannato per usura

'Ndrangheta, beni milionari
confiscati a un imprenditore
condannato per usura

L'operazione "Dynasty" coinvolge

esponenti legati al clan dei Mancuso

di Simone Alliva09 Marzo 2017
09 Marzo 2017

La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro confiscato, in esecuzione di un provvedimento della Corte d’Appello reso definitivo dalla Corte di Cassazione, i beni di Domenico Antonio Ciconte, imprenditore di Sorianello (nel Vibonese), condannato per usura nell’ambito dell’operazione denominata “Dinasty”, che coinvolse esponenti di spicco della cosca potente cosca “Mancuso” di Limbadi. I beni ammontano ad un valore di ben quattro milioni, tra queste le quote societarie di “Calabria trading srl”, società di intermediazione di beni mobili e immobili e una azienda di lavorazione dei legnami.

Il procedimento, avviato nel 2013 con il deposito di una proposta del procuratore generale di Catanzaro sulla base di accertamenti patrimoniali condotti dalla Dia di Catanzaro, rientra in un più ampio intervento (operazione “Quattro Terre”) che ha consentito, sino ad oggi, di confiscare beni per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro.

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