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Vertice UE a 4 di Versailles
per l'Europa a due velocità:
"cooperazioni diversificate"

Hollande, Merkel, Rajoy e Gentiloni

concordi su un cambio di passo

di Christian Dalenz07 Marzo 2017
07 Marzo 2017

From left to right, Italian Prime Minister Paolo Gentiloni, German Chancellor Angela Merkel, French President Francois Hollande, Spanish Prime Minister Mariano Rajoy, during the press conference after their meeting at the Versailles castle, near Paris, France, Monday, March 6, 2017. ANSA / US PALAZZO CHIGI - TIBERIO BARCHIELLI +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

Sede di uno dei trattati di pace più importanti seguiti alla prima guerra mondiale, Versailles ha visto ieri un importante incontro per la UE. Partecipanti, Il Presidente francese Hollande e i primi ministri di Germania (Merkel), Spagna (Rajoy) e Italia (Gentiloni). Tema: un possibile futuro a due velocità per l’Unione Europea.

Il padrone di casa e presidente uscente ha detto: “L’Europa dei Ventisette non può più essere l’Unione uniforme a Ventisette”. Anche la Merkel sembra aprire a “cooperazioni diversificate”. Ha aggiunto: “Dobbiamo avere il coraggio di accettare che alcuni Paesi possano andare avanti più rapidamente di altri”. Su una simile linea Gentiloni che parla di “diversi livelli di integrazione”. “”E’ giusto e normale che i Paesi possano avere ambizioni diverse e che a queste ambizioni ci siano risposte diverse, mantenendo il progetto comune”, sono state altre sue parole. Maggiore richiamo all’unità da parte di Rajoy: a suo dire in Europa occorre “guardare verso un orizzonte più lontano e la Spagna è disposta ad andare più lontano, verso più integrazione”.

Le preoccupazioni dei leader sono diverse. “Lo status quo non può essere la soluzione, soprattutto dopo la Brexit” dice Hollande. Le priorità sono a suo avviso “politica migratoria”, “politica di sviluppo”, partecipazione “alla risoluzione della crisi in Medio Oriente e in Ucraina”. E sull’economia cerca una via di mezzo: “Non serve il protezionismo ma neanche l’eccessivo libero scambio”.  Attenta all’economia anche Merkel: “Deve essere l’Unione della prosperità. Ci vogliono posti di lavoro”. Preoccupazioni simili quelle di Gentiloni: “Abbiamo bisogno di un’Europa sociale, che guardi alla crescita e agli investimenti. Un’Europa in cui chi rimane indietro non consideri l’Ue come una fonte di difficoltà ma come una risposta alle proprie difficoltà. E non siamo ancora a questo livello”. Ricorda la forza storica della UE Rajoy: “È la prima economia mondiale, una potenza culturale e turistica e anche in termini di servizi alle persone”.

 

 

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