90 giornali a rischio chiusura
L’assottigliamento dei fondi pubblici all’editoria, passato dai 118 ai 70 milioni in un anno, mette a serio rischio di sopravvivenza numerose testate locali, tra cui il Giornale dell’Umbria e il Corriere di Romagna, e alcune nazionali già note per navigare in acque tempestose quali Il Manifesto e L’Unità. Sono circa 90 le testate che rischiano la chiusura e mentre ci si avvia verso il 2013, anno in cui entreranno in vigore i nuovi criteri per l’assegnazione di aiuti pubblici all’editoria, quali l’effettivo numero di copie vendute e i giornalisti assunti a tempo indeterminato presso le redazioni, le associazioni di categoria insorgono.La Fnsi e Mediacoop, l’associazione delle cooperative giornalistiche, editoriali e della comunicazione, hanno infatti scritto una lettera al premier Monti richiedendo l’incremento di almeno altri 70 milioni di euro per i contributi alla stampa.
Apre Lekiosk
A 9,99 euro da oggi sarà possibile consultare sull’Ipad dieci magazine italiani il cui assortimento potrà variare a rotazione. Sono una decina al momento gli editori che hanno aderito a questa edicola virtuale consultabile tramite l’apposita App in vendita da oggi per Iphone e tablet. Micheal Philippe è il cofondatore di Lekiosk, applicazione già diffusa in Inghilterra e Francia e che si pone l’obbiettivo di diventare un po’ l’iTunes dei giornali, un aggregatore di testate magazine che hanno così l’opportunità di raggiungere un pubblico più ampio di quello che si reca in edicola.
Giro di poltrone nei periodici femminili
Cambiano i vertici della stampa femminile. Raffaella Carretta lascia il proprio posto di direttore di Gioia e Maria Elena Viola arriva a dirigere Hearst Magazines Italia dopo aver diretto Tu Style, testata che sarà ora diretta da Marina Bigi. Danda Santini lascia Elle Italia per prendere le redini di Gioia.
Benigni alla Rai
Il comico premio oscar Roberto Benigni torna in Rai. La conferma via twitter è arrivata dal direttore dell’intrattenimento Rai Giancarlo Leone. Ancora da definire le date e programma.
Cinque giorni di sciopero per L’Unione Sarda
I giornalisti del quotidiano sardo hanno indetto uno sciopero di cinque giorni per protestare contro i criteri imposti per la verifica della produttività ritenuti dal comitato di redazione inaccettabili e sconosciuti dalla tradizione italiana. Perplessità anche dalla Fnsi.
Congresso sul ruolo dei media in Europa
Il ruolo dei media nel futuro dell’Europa è il tema del 50.mo congresso dell’Associazione dei Giornalisti Europei organizzato dalla sezione italiana di presieduta da Nuccio Fava e che si terrà ad Offida (AP) dal 25 al 28 ottobre. Tra gli altri ospiti, Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno, illustrerà in apertura lo stato della libertà di stampa in Italia.
La criminalità intimidisce la giornalista Marilù Mastrogiovanni in Puglia
La giornalista Marilù Mastrogiovanni, direttrice del quotidiano online Il Tacco d’Italia di Casarano (Lecce), ha ricevuto gravi intimidazioni a seguito della pubblicazione di un articolo sulle nuove leve del clan degli Scarlino, legato alla Sacra Corona Unita. L’intimidazione è apparsa addirittura in uno dei commenti sull’articolo che i giornali online consentono di apporre direttamente ai lettori. La collega ha ricevuto solidarietà trasversale sia dall’Odg che dal mondo della politica.
La commissione antimafia convoca nove giornalisti
Nove giornalisti calabresi che hanno ricevuto minacce e intimidazioni sono stati convocati dalla commissione parlamentare antimafia che li ascolterà tre alla volta a partire da domani giovedì 25 ottobre nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno dell’informazione oscurata e minacciata condotta dal Comitato di lavoro scuola e legalità presieduto dal senatore Enrico Musso. I giornalisti convocati sono Pietro Comito, Nicola Lopreiato, Giuseppe Baldassarro, Antonio Monteleone, Michele Albanese, Alessia Candito, Michele Inserra, Nerina Gatti e Claudio Cordova. L’indagine della commissione antimafia sui giornalisti minacciati è iniziata nel febbraio scorso. Finora sono stati ascoltati, tra gli altri: Giovanni Tizian, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino e il segretario nazionale della Fnsi Franco Siddi.
Debiti e tagli ai dipendenti: guai a RCS, Espresso e Mondadori
Tra i tanti problemi del mondo dell’informazione c’è quello di come vengono ripartiti gli introiti dei grandi gruppi editoriali. Succede infatti che in un’epoca di tagli ai bilanci, gli stipendi dei giornalisti vengono decurtati ma la ripartizione degli utili tra i soci resti invariata quando non aumenta addirittura. Dal 2007 al 2011 i più importanti editori del Paese, Espresso, Mondadori e Rcs, hanno distribuito ben 337.323 milioni di euro di dividendi ai soci ma sono stati però tagliati quasi 3300 posti, il 21% circa del totale. Non hanno tutti i torti i giornalisti del Corriere della Sera e Repubblica che, in forme diverse, in questi giorni stanno invitando i loro editori alla coerenza in tema di contenimento dei costi e incremento degli investimenti.
Marco Potenziani