Inizia nel Pd la campagna per l’elezione del nuovo segretario. La sinistra è in fibrillazione. Dopo una settimana di dibattito per fissare le primarie, si avvicinano altre importanti scadenze per il partito. Il partito è in fibrillazione, come testimoniano le frecciate a distanza fra Mattero Renzi e Roberto Speranza.
Elezione del nuovo segretario Tra il 30 Aprile e il 7 maggio si terranno le primarie del Partito Democratico. I tre candidati più votati dagli iscritti saranno ammessi alla corsa finale. Il requisito è che la candidatura sia sottoscritta dal 10 per cento dell’assemblea del partito e da 1500 iscritti di almeno cinque regioni. La scelta del nuovo segretario si svolge con elezioni aperte a tutti. Il termine ultimo è fissato per il 19 giugno.
Intervista a Speranza. Nel faccia a faccia con Maria Latella su SkyTg24 Roberto Speranza garantisce: «Noi cercheremo di portare nell’agenda i temi sociali ma non faremo mancare il nostro appoggio». Poi lancia un’accusa che suona come un avvertimento: «Gentiloni non deve aver paura di noi, mentre Renzi ha un atteggiamento ambiguo. La corsa verso il voto è un tentativo di rilegittimare la sua leadership indebolita». L’alternativa è «una forza che segni la discontinuità con lui per limitare l’avanzata dei populismi» come Democratici e Progressisti sottolinea Speranza.
Intervista a Renzi. Appena rientrato dalla California e dopo diverso tempo, Matteo Renzi torna in televisione. Per farlo sceglie il programma in prima serata Che Tempo che fa condotto da Fabio Fazio. E’ un’intervista a tutto tondo. Innanzitutto le elezioni: «Sono previste nel 2018. Se Gentiloni vorrà votare prima lo deciderà lui» dice l’ex premier. Altro tema caldo è la scissione nel Pd per la quale lancia un’accusa precisa: «Abbiamo fatto di tutto per evitare che chiunque se ne andasse. Abbiamo avuto l’impressione che fosse un disegno già scritto. Ideato e prodotto da Massimo D’Alema», al quale Renzi lancia la sfida: «Non scappare, vieni, corri e vediamo chi ha più consenso e più voti». L’invito è a «rimettere al centro l’Italia». Il «Parlamento faccia almeno una legge come il Mattarellum per consentire ai cittadini di scegliere» invita il leader toscano.
Si annuncia una settimana di fuoco pe il Partito Democratico. Domani martedi 28 febbraio è l’ultimo giorno della campagna di tesseramento del Pd. Sarà anche la giornata della prima riunione dei capigruppo alla Camera e al Senato. Giorno del riconoscimento di “Democratici e Progressisti”, il nuovo soggetto politico nato sabato, nato sabato dalla fusione fra i fuoriusciti Dem e di Sel. Intanto si avvicina il 1 marzo, giorno in cui l’altro candidato favorito alla segreteria, Michele Emiliano, si troverà a testimoniare sul caso Consip. Qualche giorno dopo, il 10 marzo, Matteo Renzi lancerà la sua candidatura con una convention al Lingotto di Tornio. Lo sfogo di Piercarlo Padoan dei giorni scorsi, richiama invece l’attenzione di tutti sulla data del 10 aprile, termine ultimo per la presentazione del Documento di economia e finanza (Def)