Attacco kamikaze stamattina a Homs, in Siria. Commando di terroristi si sono introdotti nel palazzo della Sicurezza dello Stato e in quello della Sezione dei servizi di informazione militari. Una volta all’interno, hanno attivato le loro cinture esplosive.
Il governo siriano fa sapere che i morti sono 32. L’Osservatorio nazionale dei diritti umani parla invece di 42 rimasti uccisi. La rivendicazione sarebbe stata fatta, secondo il governo, da “Conquista della Siria”. Si tratta di una siglia vicina all’ala siriana di Al-Qaeda. Tra i morti, il generale Hasan Daabul, capo dei servizi segreti militari della città. Homs è sotto il controllo del governo di Damasco e delle milizie sciite filo-iraniane dal 2014, dopo che l’insurrezione del 2011 è stata schiacciata.
L’inviato speciale ONU Staffan de Mistura commenta così il tragico avvenimento: “Durante i colloqui c’è sempre qualcuno che tenta di far saltare i negoziati. Ce lo aspettavamo”. Sono infatti in corso a Ginevra i colloqui di pace tra governo siriano e opposizioni, finora senza risultati.