Sarebbe stato uno dei più grandi deal economici della storia, ma è già naufragato. Un’offerta di 143 miliardi di dollari per trovare un accordo tra due dei colossi alimentari più importanti del mondo, Unilever e Kraft Heinz, Ritirata a sorpresa da quest’ultima nella mattinata newyorkese di ieri. L’unione mancata ha fatto scendere in borsa la Unilever del -7,3%.
L’accordo avrebbe creato un nuovo gigante del cibo globale, combinando due dei marchi più diffusi e consumati al mondo. Questa fusione avrebbe, forse, addirittura potuto sfidare colossi come Procter & Gamble o Nestlè.
Dopo un iniziale entusiasmo, l’offerta della Kraft si era arenata su un deciso rifiuto della Unilever. Paul Poman, CEO dell’azienda olandese, aveva puntualizzato la poca esperienza degli americani nei campi di cura della persona e della casa. Queste carenze avrebbero potuto condurre la Unilever ad una politica di taglio dei costi o addirittura alla rinuncia ad alcuni marchi che patrocina. «Non vediamo alcun merito, finanziario e strategico, per gli azionisti della Unilever» aveva fatto sapere il consiglio d’amministrazione dell’azienda, puntualizzando la mancanza di presupposti per continuare a discuterne.
Nonostante ciò, la Kraft aveva ribadito che non avrebbe abbandonato la propria volontà. La proposta, considerata “inadeguata” dalla Unilever, corrispondeva ad un premio del 18% sulle precedenti quotazioni in borsa della compagnia olandese. Kraft offriva 50 dollari per azione, 30,23 in contanti e 0,222 in titoli del futuro gruppo unito. Entrambe le food companies erano lievitate in borsa dopo l’annuncio: +12% per la Unilever a Londra e +7% per Kraft a New York.
Tutto archiviato per il momento, mentre le due compagnie riprendono le loro strade separatamente.